ADRIANO MODICA – Ego a chiocciola
In questo brano Adriano Modica affronta il tema della solitudine di chi si è allontanato troppo da se stesso divorato dal proprio ego, il nostro mostro interiore che ci illude di essere in qualche modo speciali e migliori degli altri nel nostro essere incompresi e che finisce per renderci incapaci di sentire l’altro.
“La felicità è data da me fratto ego a chiocciola più te al quadrato“.
Questa la formula magica svelata da un improbabile Albert Einstein intento a ricercare la felicità attraverso la liberazione dalle trappole del nostro ego e la riscoperta dell’empatia con l’altro.
Un viaggio attraverso i loop dell’ego che si aprono come matrioske per tornare a se stessi, partendo da una claustrofobica sala di attesa infinita dove il tempo è scandito da un orologio con la sola lancetta dei secondi che sottolinea l’assurdità del tempo come l’uomo lo conosce e prova a misurarlo, passando per lo studio di Albert Einstein che dopo i suoi complessi calcoli ci spiega la semplicità della felicità e per finire in un teatro immaginario in cui è in corso un concerto in cui artisti e spettatori sono la stessa persona.
Ad ogni livello una tv ripropone un improbabile concerto di un’orchestra di fantocci guidati da un direttore d’orchestra surreale interpretato da Enrico Gabrielli con tanto di famosa linguaccia alle telecamere che fece tanto scalpore al festival di Sanremo del 2009 . Qui la linguaccia è rivolta ad un pubblico di cloni che richiama il film “Essere John Malcovich”.
Il videoclip si conclude con la liberazione dal labirinto attraverso l’ultima porta, quella in fondo alle scale dove finisce il mondo dell’ego ed inizia quello reale.
Il brano arrangiato, prodotto e registrato da Adriano Modica, missato e masterizzato da Emiliano Patrik Legato, è arricchito dagli archi di Enrico Gabrielli che nel video appare nelle vesti di un irriverente direttore d’orchestra.
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