HEARTS APART – Summer bummer
Si sente lo scibile del punk dai Clash e Ramones ai Green Day e Social Distortion ma ci sono anche tanto mestiere e personalità.
Si sente lo scibile del punk dai Clash e Ramones ai Green Day e Social Distortion ma ci sono anche tanto mestiere e personalità.
Rock, sempre molto elaborato e mai scontato, prog, jazz, folk, post wave, canzone d’autore più tradizionale.
I torinesi Blind Alley furono tra i primi a portare in Italia, agli albori degli anni Ottanta, quell’entusiasmante mix di punk, power pop, Jam, i primi Elvis Costello e Joe Jackson con il piglio dei Clash.
Rock, funk, blues, sperimentazioni, pennellate jazz, folk e tanto altro a testimonianza della versatilità del progetto.
Piglio moderno e attuale tra velocissimi brani ska e più moderati episodi in chiave rocksteady (che riportano ai primi Specials).
Il sound si muove all’interno del magmatico mondo del prog metal, a cui si uniscono elementi elettronici, post wave, classicheggianti, con sferzate di sapore black metal.
Il sound si sposta tra Calexico, il Marc Ribot in forza a Tom Waits, con echi Morriconiani e conseguentemente cinematografici.
Atmosfere marcatamente new wave anni Ottanta (con sguardi tanto a Sisters of Mercy che ai primi Litfiba).
La band si muove sicura tra canzoni mid tempo (quasi) mai troppo spedite, spesso ritmicamente sospese e armonicamente dal tono malinconico.
Atmosfere talvolta cariche di tensione, altre rilassate e suadenti, all’insegna di un alt folk maturo e distintivo.
Commenti recenti