LAURYYN – Londra

Prodotto da Filippo Bubbico, il brano anticipa “Aritmia”, l’album d’esordio dell’artista, in uscita il prossimo 23 maggio: una canzone sospesa e impalpabile, che ha già conquistato le playlist anima R&B – che l’ha inserita anche in copertina -, Scuola Indie e New Music Friday di Spotify, ed è stata trasmessa da programmi come B side di Radio Capital. 

La regia del videoclip, affidata a Mattia Epifani, regala una visione crepuscolare e intensa: ambientato in un paesaggio urbano, si articola in frammenti che rispecchiano le cicatrici di un’anima tormentata, alla ricerca di un altrove. La città che fa da sfondo si dissolve e si ricompone, riflettendo una metropoli che pulsa tra metallo e cemento, spazio che accoglie il caos interiore, ma anche la possibilità di un cambiamento. 

Lauryyn parla del singolo e del video: “È la storia di chi sbaglia, di chi si cerca. La città di Londra è lo sfondo sì, ma anche un’entità viva, pulsante.  Ho immaginato questa storia, di una lei che vuole altro dalla vita ma non sa neanche cosa. 

L’atmosfera è onirica ma molto urbana, una frenesia di immagini, di sensazioni mutevoli, di paura e bellezza… un po’ alla Ginsberg. Volevo parlare dell’immaturità, dell’ego, di quella fase di vita piena di caos, vizi, idee rubate. 

Così come l’idea che una nuova città può silenziare i tuoi disturbi, i tuoi ricordi, la persona che ami. 

Dunque, questa lei nel bel mezzo di una serata capisce che ha sbagliato tutto, che ha agito di fretta, che l’istinto è sacro ma può ingannare. Allora scappa ed è offuscata e corre nella pioggia e c’è la nebbia, le macchine la sfiorano, fino a quando non viene riportata nel presente dai rintocchi delle campane di una chiesa. Ed è li che si ferma (forse per la prima volta), a riflettere davvero.” 

Lauryyn si è affermata come una delle voci più interessanti del panorama nu soul italiano, grazie a un sound che intreccia R&B, jazz ed elettronica sperimentale con testi profondi e contemporanei. Dopo il successo dell’EP Intro (2023), pubblicato da Sun Village Records e rieditato anche in versione live, ha portato la sua musica su alcuni dei palchi più rilevanti della scena indipendente, esibendosi al MI AMI accanto a nomi come Colapesce&Dimartino, Marco Castello e Tre Allegri Ragazzi Morti, e aprendo i concerti di Venerus al Tagghiate Urban Fest e di Daniela Pes all’Abbabula Festival di Alghero. Alcuni suoi brani sono stati scelti per la colonna sonora della serie Skam Italia” (Netflix), mentre ad aprile 2024 ha avuto l’occasione di suonare al The Bowery Electric di New York. Dopo un percorso in continua crescita, Lauryyn è pronta a compiere un passo decisivo con il disco d’esordio, anticipato dal nuovo singolo “Londra”

Nel brano “Londra”, la protagonista cerca in un’altra città una nuova identità. Una volta abbracciato completamente il cambiamento ed essersi abbandonata al caos di una vita dissoluta, la verità la colpisce come uno schiaffo: non esiste un luogo al mondo capace di offrirci stabilità, se non siamo noi stessi a volerlo e a costruirlo. In un tempo che sembra pesare sempre di più sulle spalle, tutto ciò che una volta desiderava si trasforma in un’illusione. La sua scelta si rivela una menzogna: non era una nuova città ciò che cercava, ma è più facile scappare da sé stessi che affrontarsi davvero.  

Lauryyn si muove tra atmosfere urbane e sonorità nu soul, costruite su un piano arpeggiato e synth eterei, che creano un senso di attesa e introspezione. Il brano si sviluppa come un’autoanalisi sulle proprie volontà, con archi che sottolineano il percorso di ricerca narrato nel testo. Anche le pause assumono un ruolo espressivo, guidando l’ascoltatore in un equilibrio tra interrogarsi sulla propria identità e il desiderio di definirsi. 

CREDITI SINGOLO “LONDRA” 


Testo: Aurora De Gregorio 
Musica: Aurora De Gregorio e Filippo Bubbico 

Archi: Giulia Camardella 

Registrato, missato e masterizzato a Sun Village Studio 

Produttore artistico: Filippo Bubbico 
 

CREDITI VIDEO “LONDRA” 

Regia e montaggio: Mattia Epifani  

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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