Splendido, maturo, originale, personale, album per Marco “Puglia” Puglisi che si inerpica in sentieri inusuali per il panorama italiano, proprio perché hanno un respiro internazionale (e il suo eccellente inglese lo aiuta parecchio in tal senso). Sonorità semi acustiche che ci portano alla scrittura di Alex Chilton ma che non disdegna marcati riferimenti beatlesiani (dalle parti di Paul McCartney soprattutto), a Ray Davies dei Kinks, agli XTC (“Fancy” sembra un’outtake dalla loro indimenticabile discografia), Syd Barrett, fino alle linee melodiche del Pete Townshend dei 60’s. Eccellente.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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