ROBERTO COLOMBARI – Tempi selvaggi. Storie di punk e anarchia
La Bologna del primissimo giro punk e skinhead, a cavallo tra 70 e 80.
Sullo sfondo una società che cambia, la bomba, le bombe, la repressione.
In mezzo chi non accetta tutto ciò, si ribella, cerca strade nuove e, quando trova porte chiuse, le sfonda.
Il romanzo di Roberto Colombari, arricchito dalla bellissima grafica e dai disegni di Cesare Ferioli (entrambi protagonisti diretti di quei tempi selvaggi), ci porta, attraverso Nove, giovane skinhead, violento, duro, aggressivo, senza regole né futuro, in mezzo a fatti veramente accaduti: il concerto dei Clash in Piazza Maggiore, i Ramones a Reggio, il sanguinoso raduno Oi! di Certaldo, la mattanza poliziesca al concerto degli Exploited, i Nabat e i Raf Punk, vari giorni londinesi con vicende più o meno note.
Scorrono fatti e persone (niente nomi, solo soprannomi – chi c’era sa chi sono), risse, amori, occupazioni e una vita violenta.
Linguaggio diretto e spesso ironico.
Si soffre e ci si diverte.
Come in quei Tempi Selvaggi.
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