Bio Mardi Gras
I Mardi Gras sono una band romana nata ufficialmente nel 2006, anno di uscita del loro primo album. Il nome Mardi Gras deriva dall’ultimo album in studio dei Creedence Clearwater Revival, oltre ad essere il noto Carnevale celebrato ogni anno a New Orleans.
A caratterizzare la band un caleidoscopio di musica, colori ed energia. Italiani ma da sempre con l’orecchio ed il cuore rivolti verso i songwriters americani, irlandesi ed inglesi, i Mardi Gras hanno voglia di raccontare storie, sentimenti e movimenti dell’anima. Un percorso che negli anni li ha fatti evolvere da gruppo acustico ad una vera e propria rock band, sempre rivolta a un pubblico internazionale.
L’attitudine dei Mardi Gras li porta a rappresentare l’Italia allo Sziget festival di Budapest e ad intraprendere due tour in Irlanda, terra che li ha “adottati” nei primi anni del loro viaggio, con entusiastiche recensioni, passaggi e interviste radio.
I Mardi Gras provengono da un album come “Drops Made” del 2006, definito “sette piccoli quadretti classici e senza tempo” da Rockerilla. Anche “Among The Streams” del 2011, in cui il blend di irish rock, country e americana ha portato il lavoro della band ad essere inserito tra gli album rivelazione del 2011 secondo la stampa e la critica specializzata.
Ricordiamo che nell’album è presente uno special guest del calibro di Liam O’Maonlai degli Hothouse Flowers, che figura nella trasposizione in musica di una poesia di W.B.Yeats.
Le svariate esperienze sui palchi italiani e irlandesi, anche al fianco di artisti come i Frames, Glen Hansard, Mundy, Jack Savoretti, Billy Bragg, Giorgio Canali, Paolo Benvegnù, li hanno imposti come una band dalla “sanguigna passionalità liberata soprattutto dal vivo” (Federico Guglielmi).
Le due canzoni di protesta dei Mardi Gras “The Wait” (contro la pena di morte) e “Scarecrow in the snow” (sulla paura del diverso indotta dai politici per scopi elettorali) sono ambedue ospiti del sito “Songs of the times” di Neil Young, una raccolta di “peace and protest songs” che il cantautore canadese ha stilato dopo l’11 Settembre.
Nel 2015 esce “Playground”, il terzo disco della formazione romana, registrato a Roma e masterizzato presso gli Abbey Road Studios di Londra da Simon Gibson.
Un campo giochi sonoro dove la band fa proprie tutte le sue influenze e le rielabora tra ballads, rock, funky e brani intimisti. Ospite speciale è Mundy uno degli artisti irlandesi più noti.
La band tra il 2018 e il 2021, in attesa del quarto album in studio, ha fatto uscire svariati singoli, tra cui due collaborazioni speciali con l’artista Irlandese Mark Geary.
La loro rivisitazione di “One Guitar” di Willie Nile, oltre ad essere un singolo benefico per la “Light of Day Foundation” che si occupa di raccogliere fondi per la lotta al Parkinson, li ha portati ad essere ospiti nel 2021 durante le maratone online organizzate dalla fondazione, assieme ad artisti come Bruce Springsteen, Little Steven e molti altri.
Anche durante il lockdown la band è rimasta attiva registrando a distanza le loro performance home edition. Da segnalare la collaborazione con il produttore inglese Stuart Epps (Elton John/Led Zeppelin) nei due singoli “From Zero to One” e la rivisitazione di “You do Something to me” di Paul Weller.
Nel 2021 i Mardi Gras sono stati scelti e sono stati ospiti del programma “We Have a Dream” di Red Ronnie che li ha presentati e intervistati in diretta.
Sempre nel 2021 i Mardi Gras vengono inseriti nei 7 acts europei da scoprire da parte del Reader’s Digest, il magazine più letto al mondo, che riguardo alla band romana ha scritto:
“Un’intrigante miscela di pop, rock, soul, con qualcosa che rimanda al country irlandese e al grunge. Vi manda in confusione? Non deve, anche perchè il tutto è presentato in modo invitante, con riff accattivanti e messaggi potenti nei loro testi che arrivano dritti all’anima” |
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