E’ il terzo album per la band anconetana e un ulteriore passo in avanti nella personalizzazione del sound, sempre più miscellanea di generi, reinterpretati con qualità e originalità. Non manca una vena pop ma alla base ci sono ruvide basi che pescano nel kraut rock più spinto (l’iniziale “Rent to buy”), nel funk “bianco” alla Talking Heads, nei riff “tronici” di Devo e Franz Ferdinand (“El Salvador Offshore”), in varie anime del rock italiano dai 90’s in poi. Un percorso molto interessante e poco praticato dalle nostre bands che rende i Lebowski tra i nomi più curiosi in circolazione.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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