ROCCO GIORDANO – M1

Il panorama musicale si arricchisce con “M1“, il nuovo singolo e videoclip di Rocco Giordano, un’opera che mescola intimità e denuncia sociale.

Rocco rivela l’origine del titolo “M1”: “È dedicato a una ragazza il cui nome inizia con M. Durante la registrazione della chitarra, ogni nota era rivolta a lei“. L’incisione del brano è stata influenzata da un periodo di solitudine a Berlino, dove la chitarra è diventata la sua unica forma di espressione.

Musicalmente, “M1” si nutre dell’influenza dei Pink Floyd e di David Gilmour, tanto che gli arrangiatori, incluso Massimo Morici, lo avevano soprannominato “Rocco Floyd”. La registrazione è avvenuta in un ambiente di supporto emotivo, con la presenza di amici come Paolo Sciamanna (registrazione) e Matteo Dellabella (fotografo), che hanno permesso a Rocco di concentrarsi pienamente sul suo messaggio.

Il videoclip di “M1”, diretto da Nicolò Piccioni, affronta tematiche crude come la guerra e l’abuso di droghe. “Inizia con un ragazzo che si inietta eroina, per poi intraprendere un viaggio da incubo che riflette le atrocità del mondo reale“, spiega Nicolò. Questa associazione tra la dipendenza e la brutalità dei conflitti globali, in particolare la guerra in Palestina, nasce da un periodo difficile per Rocco, che ha paragonato il “brutto viaggio” delle droghe alla spaventosa realtà della guerra: “Un trip peggiore anche di quello che ti può dare una sostanza, molto più reale e brutale”.

Il team sta utilizzando un’intelligenza artificiale per reinterpretare le immagini, selezionando volti e situazioni per creare un’esperienza visiva forte. “Vogliamo trasformare questo malessere in qualcosa di potente“, aggiunge Nicolò, sottolineando come le scene di conflitto e disperazione siano ormai parte della vita quotidiana

Il videoclip segna il ritorno della collaborazione tra Rocco e Nicolò, un sodalizio professionale e di amicizia consolidato a Roma. Nicolò, diplomato in documentario, condivide con Rocco una profonda sensibilità verso la situazione politica attuale. “Per entrambi, questo video è diventato una piccola missione di denuncia, e credo che questo trasparirà nel risultato finale“, concludono Rocco e Nicolò, convinti del potere della musica e dell’arte per stimolare la riflessione e l’azione.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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