MORMILE – Moquette Blu

“MOQUETTE BLU” è un brano pop che, tuttavia, porta in sé molteplici sfumature. L’arrangiamento è caratterizzato da una commistione di suoni classici degli anni ’60, tra cui tromba, contrabbasso, chitarra classica e chitarra elettrica, che si amalgamano all’uso di sintetizzatori dal suono contemporaneo, in un ritmo reggae cadenzato da stacchi e una melodia riconoscibile.

Il testo racconta in maniera immediata e scanzonata un momento di conflitto con sé stessi, quando voci di pensieri intrusivi si fanno largo anche in momenti meno opportuni, come esplicitato anche nel videoclip 

Commenta l’artista sul nuovo singolo: MOQUETTE BLU è una riproposta di un brano che mi accompagna da un po’ di tempo. In una primissima versione, era uscito come primo brano del progetto della mia vecchia band, sotto il nome di “L’altra parte di me”, ed è un brano a cui sono ovviamente molto affezionato. L’ho praticamente sempre suonato dal vivo in questi anni e spesso come brano di apertura, diventando di fatto una sorta di inno. Mi piaceva, dunque, l’idea di restituirgli una veste che non sia frutto delle tendenze sonore passeggere, ma di scelte che possano restare e invecchiare bene. Dargli un senso di estraniazione dal tempo. Alle registrazioni del brano hanno preso parte musicisti incredibili e la cosa mi rende molto fiero. Oltre a Pasquale Storace, che mi accompagna da sempre sia live che in studio, che troviamo alla chitarra classica e alla batteria, troviamo Davide Capolongo (musical director, chitarrista e cantante dei Pink Floyd Legacy) alla chitarra elettrica e ai synth, Luca Stocco (presente nel team di produzione di “HALO” di Samurai Jay e Vito Salamanca) al contrabbasso, e Fabio Renzullo alle trombe.”

Il videoclip di “Moquette blu” mette in scena il racconto di un momento di conflitto con sé stessi durante un momento di festa, dove pensieri intrusivi sono raffigurati da una losca figura che guarda il protagonista in modo maligno, spocchioso e giudicante.

Il set è il salotto di un appartamento allestito come se fosse un party anni ’60. La regia, la sceneggiatura e il montaggio sono a cura di Vincenzo Pezone.

Biografia

Paolo Mormile, nato a Napoli, scopre la sua passione per la musica e le canzoni da piccolissimo. Scrive i suoi primi testi all’età di 16 anni e inizia a suonare la chitarra per accompagnarsi e arrangiare i primi brani. In arte “MORMILE”, si pone come portavoce di un pop d’autore, influenzato da sonorità funk e non solo.

Innamorato dei ’60, ’70 e del futuro, ama sperimentare e intrecciare generi e suoni, filtrando la verità con l’astrazione. Dopo diverse esperienze musicali, tra cui essere stato parte di un coro gospel e fondatore della band “LEITMOTIV”, intraprende il percorso da solista nel 2021 con “SANGUEVIVO”, un brano in collaborazione con “Barr3tt”.

Successivamente, pubblica i singoli “SCHIAFFI SONANTI”, “UN PO’ RETRO'”, “COMICHE ANNATE COSMICHE” e “FRIED CHICKEN”, che segnano una sua nuova cifra stilistica con un sound ispirato dal funk anni ’70, ma con elementi che ci ricordano che siamo negli anni ’20. Questi brani faranno parte del suo primo Album/EP, insieme alla sua ultima pubblicazione: “MARì (poltrona in pelle verde)”.

Le sue canzoni nascono con un approccio pop, ma al contempo raffinato e sperimentale, mescolando sonorità vintage e contemporanee in modo ambizioso e artigianale. La sensibilità per le melodie pop con uno stile sonoro sempre in cerca di evoluzione è la stella polare delle sue composizioni, insieme ad una scrittura che punta ad essere autentica e innovativa.

Tra le sue esperienze musicali, sono da citare la partecipazione al MEI, l’opening de “i Segreti” per “Bellissimo Tour nazionale”, la partecipazione a “Comportamenti Emergenti” Festival e il concerto @Civico103 art gallery.

MORMILE ama camminare sul confine della contraddizione e il suo obiettivo è parlare un linguaggio potenzialmente trasversale, restituendo al pop uno spessore sociale e di ricerca sonora. Il progetto “MORMILE” è supportato da un team di musicisti e professionisti, tra cui Pasquale Storace, Davide Capolongo, Vincenzo Pezone e Fabio Dell’Aversana.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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