THE ROOTWORKERS – Don’t Beat a Dead Horse
Ottimo esordio sulla lunga distanza per la band marchigiana, che conferma le sempre buone indicazioni dei (brevi) lavori precedenti. Ci portano nelle paludi del sud degli States, da dove esce un malefico e sporco blues, contaminato da rock, garage, soul. Jack White e i primi Black Keys apprezzerebbero, anche in virtù di una produzione eccellente che valorizza canzoni di alto livello compositivo e capacità esecutive perfettamente consone al contenuto. Band che sicuramente saprà esprimersi ancora meglio dal vivo. Bravissimi.



Commenti recenti