Agosto 2025. Il riassunto del mese

Come ogni mese procediamo a un riassunto delle recensioni e dei video pubblicati.


Nel mese di agosto 2025 abbiamo recensito 11 album e presentato 40 video.
Nel 2025 abbiamo finora recensito 332 ALBUM e presentato 789 VIDEO.

ANDREA “KARTER” BIOLCATI – Aspettando la notte

Torna  Andrea Biolcati Rinaldi, artista dal lungo curriculum, assente da qualche anno dalla scena. I nove brani del nuovo album si muovono su coordinate post punk/ new wave che a tratti assemblano elementi di Smiths, altre volte dei Cure o ancora dei Blur più ostici. Sono variabili estemporanee per comprendere la gamma creativa (molto vasta) in cui si muove e che non si lascia mancare sguardi a pop e canzone d’autore. Un album convincente e ricco di spunti, prodotto con cura e perizia tecnica.

BLUFANGO – Beta

Torna la canzone d’autore di Blufango, questa volta sporcata di sonorità più aspre rispetto al precedente in chiave acustica. I dieci brani hanno un’anima cantautorale molto ben definita ma abbracciano, in questa versione, una dimensione più rock, sempre debitrice alla lezione di Neil Young. I testi esplorano tematiche tristemente attuali con riferimenti all’orrore dei profughi morti in mare o alle guerre (“Pappagalli verdi”, omaggio al libro omonimo di Gino Strada sulle mine antiuomo). Una conferma di un progetto di più che ottimo spessore e valore.

JUNE 1974 – Inhuman Code

La sterminata discografia di Federico Romano, alias June 1974, si arricchisce di un ennesimo capitolo, un ep di due brani con la partecipazione alle chitarre di Carmelo Pipitone (Marta sui Tubi/O.R.K). Atmosfere malinconiche dal gusto psichedelico e che melodicamente riportano al primo dei King Crimson, nei loro brani più sognanti. Come sempre, più che interessante.

LEANO’ – Cosa resta?

La cantautrice milanese può già vantare un discreto curriculum e tanta esperienza, ben esplicitata in questo ep di sei brani autografi. Canzoni dal tono lieve, semi acustico, con un tocco di elettronica usata con discrezione e in modo sempre appropriato. Arrangiamenti essenziali, che si sposano alla perfezione con le modalità compositive dei brani. “Bestie” è il momento migliore ma tutto il lavoro è una vivida promessa per un futuro che si mostra particolarmente promettente.

MASEENI – Dell’Io e delle cose

Molto personale l’album del cantautore romano che scandaglia la canzone d’autore italiana (in alcuni momenti sembra di ascoltare i primi passi di Vasco Rossi mentre in “E fu l’amore” entriamo in una sorta di Fabrizio De Andrè dal gusto gospel ) ma filtrando il tutto in un prisma sonoro dalle volute psichedeliche (e un’immersione in atmosfere psych elettroniche nella conclusiva, strumentale, “Guardami”). Il tono è prevalentemente soffuso, acustico, avvolgente. Un lavoro più che riuscito.

MONKEYS FROM SPACE – s/t

Un esordio sulla lunga distanza (dopo un ep di partenza) di grande impatto, grazie a un sound compatto e duro che guarda al funk punk dei Red Hot Chili Peppers, ad influenze rock psichedeliche anni Settanta, sperimentazione, blues, un’anima grunge. La band suona bene, coesa, tra cambi di ritmo e brani di composizione ricercata. Ottimo.

GIANNI ROJATTI – 9222

Le esperienze con Stewart Copeland e Steve Vai dell’eclettico chitarrista convergono in un nuovo ep strumentale di tre brani in si mischiano liberamente atmosfere hard, metal, fusion, elettronica, rock classico. Inutile sottolineare la bravura del protagonista, sempre espressivo e a suo agio in ogni variabile sonora. I virtuosi dello strumento apprezzeranno.

RAIN TAYLOR – Wandering

Il giovane cantautore riminese raccoglie due singoli già pubblicati e due inediti in questo ottimo ep, che ne mette in luce le capacità compositive e un gusto per la psichedelia, non lontana da suoni e atmosfere shoegaze. Il tutto velato da atmosfere drammatiche e malinconiche che sconfinano talvolta nella post wave dark. Molto interessante e stimolante.

TEMPERIE – Sarajevo

Il duo Temperie si muove con agilità nella non facile commistione tra pop e canzone d’autore, riuscendo nell’intento di creare un mix molto gradevole ma che allo stesso tempo, grazie a testi profondi e mai banali, affonda le radici nella tradizione cantautorale italiana. I brani sono prevalentemente di taglio pop orchestrale con un uso oculato dell’elettronica con un cantato che spinge molto sull’enfasi melodica. Bene arrangiato e ottimamente prodotto, “Srajevo” può ambire a un pubblico particolarmente vasto.

TORRE DI FINE – EP 2

Torna la band veneziana con un ep di quattro brani saturi di distorsione e feedback, ammantati di melodie dream pop, in pieno stile shoegaze, con il rumore di Jesus and the Mary Chain e la decadenza pericolosa dei Velvet Underground. La band ci sa fare nel suo ambito. I cultori del genere apprezzeranno. Attendiamo la conferma con un album.

UNALEI – Fato Illacrimata Sepoltura

Nuovo ep per Unalei, il progetto di Federico Karim Sanna. Tre brani epici e solenni in cui si fondono metal, rock, musica classica, tracce folk e prog. Un lavoro ambizioso, magniloquente, di non facile realizzazione e concezione ma che esplode in tutta la sua grandezza sonora e romantica. Un approccio artistico anomalo e personale che merita un ascolto attento.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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