Album della settimana – SALVO RUOLO – Canciari patruni un e l’bitta
Cinque anni dopo “Vivere ci stanca” il ritorno discografico di Salvo Ruolo pur se breve (ma l’immediatezza e l’urgenza sono di primaria importanza in “Canciari patruni ‘un è l’bittà”) segna profondamente la scena cantatutorale italiana per il coraggio e lo spessore della proposta. Magnificamente prodotto da Cesare Basile l’album affonda nelle radici più recondite della Sicilia ribelle, parlando una lingua arcaica, che marchia a fuoco storie di briganti e resistenti alle forzature della “malaunità” , di coloro che si opposero sia ai Borboni che ai Savoia.
Le sonorità passeggiano su uno stretto sentiero che si erge tra i dirupi del blues e le gole del folk, l’approccio è quello, duro ed elegante allo stesso tempo, che fu del De Andrè di “Creuza de ma”. Nei sette brani si respira l’antica e ormai dimenticata aria del Mediterraneo, intesa non come entità geopolitica ma spirituale, anima e cuore del nostro passato che torna costante a pulsare nel presente. Un disco importante, intenso, avvolgente, personale, duro e commovente.
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