Aldo Gianolio e Piercarlo Poggio – John Coltrane. Tranesonic o il riflesso dell’universo
La vita del grandissimo JOHN COLTRANE , elaborata con meticoloso puntiglio e grande cura, anche molto “tecnica”, con tanto di spartiti di alcuni dei brani più significativi, in questa nuova pubblicazione editoriale della rivista “Blow Up”.
Poco più di 100 pagine per introdurci al genio di uno dei jazzisti e musicisti più influenti e significativi della storia.
“Soultrane” “Giant steps”, “A love supreme”, “Ascension”, “Meditations”, le collaborazioni prestigiose, la prematura scomparsa nel 1967 a 40 anni.
Un testo che unisce le esigenze dei cultori dell’artista con chi si avvicina alla sua opera più prosaicamente e superficialmente.
La difficile ma caparbia ripresa dopo le dipendenze, dall’estate 1957:
“La dura disciplina che si autoimpose, tra astinenza, regime alimentare vegetariano, letture (religiose, filosofiche, storiche) e profonde riflessioni sulla sua identità di artista afroamericano, lo condusse a rivedere la luce, ad approdare a una visione mistica e spirituale dell’esistenza che non abbandonerà per il resto della vita”.
“La posizione di Coltrane non era radicale come quella di Archie Shepp, la sua non era una posizione internazionalista rivoluzionaria, il suo non era un atteggiamento proletario.
Ma non sarebbe corretto affermare la non-politicità di Coltrane perchè anche se pervaso da una fervente religiosità, questa non gli serviva come alibi per sfuggire alla realtà e le responsabilità di intellettuale afroamericano, essendo ben consapevole della sua condizione di nero in America e dello stato sociale del suo popolo.”
“Io suono, altri scrivono, altri fanno comizi, ognuno per conto proprio. Se alla fine ci ritroviamo tutti dalla stessa parte vorrà dire che nelle cose essenziali la pensiamo tutti allo stesso modo.
E ognuno di noi lo dice come può”
(John Coltrane)
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