ALESSANDRO SIPOLO – Lo sciamano bianco
E’ online il video di “LO SCIAMANO BIANCO”, il nuovo singolo di Alessandro Sipolo.
Il brano, disponibile online in digitale e su tutte le piattaforme streaming, è tratto dall’album “Un altro equilibrio” (LaPop/Freecom, 2019).
Il video, con i disegni e l’animazione di Biro, è il racconto di una storia vera, privata e universale, dolorosa ma vitale. Un giovane rifugiato maliano è prigioniero del suo disagio mentale. Visoni e rimorsi lo tormentano. Dentro ferite antiche. Fuori gli “occhi di brace” di un mondo che lo vede straniero. Poi l’incontro con un giovane psicologo italiano. Uno “sciamano bianco” che accoglie, comprende e cura, prima d’andarsene, colpito da un male imprevisto.
«Quando si prova a ricordare pubblicamente una persona cara, si viene travolti dal dubbio – racconta Alessandro Sipolo – Si teme che l’emozione più autentica venga tradita, mercificata. Diventi parte dello spettacolo. In me però è prevalsa la voglia di far camminare la storia del mio amico Rallo, cooperante, psicologo, viaggiatore, rugbista. Di cantarla perché non sia dimenticata. I disegni e l’animazione del video sono opera del magnifico Biro, che ringrazio di cuore».
Erede della preziosa storia cantautorale italiana, Alessandro Sipolo sta in perfetto equilibrio tra canzone d’autore e world music. Ritmi ossessivi si alternano a ballate eteree ed enigmatiche, tracciando un percorso ricco di riferimenti letterari e filosofici, senza perdere la voglia di far sorridere e ballare. Testi profondi, quelli di Sipolo, dove il privato si mischia al politico, il locale al globale. Nel rapporto tra uomo e realtà, come in ogni relazione profonda, speranza e frustrazione, poesia e disillusione, amore e rifiuto, si alimentano e si respingono, inseguendo una stabilità impossibile. Dalle distese giacciate dell’Alaska alle città invisibili scovate dentro le metropoli occidentali, dalle tragedie dimenticate dei tirailleurs senegalesi alla fatica di Sisifo, felicemente arreso alla propria libertà, “Un altro equilibrio” è una camminata sul filo, con vista sui panorami di un’umanità inquieta e vitale.
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