ALTROVE – Animali – ANTEPRIMA VIDEO!!!
«”Animali” racconta tre storie, tre drammatiche vicende con riferimenti specifici ad
accadimenti ricorrenti nella nostra società e che segnano uno stigma su una falla del
sistema. Tre storie che si fanno simbolo di ogni sopruso, di ogni oltraggio, di ogni
trasgressione alla Dichiarazione universale dei diritti umani.» Altrove
“Animali” è il nuovo singolo di Altrove (al secolo Ashai Lombardo Arop), primo
tassello di un nuovo percorso musicale per l’artista genovese, dopo l’esordio del
2023 con l’album Tossica Animica, positivamente accolto dalla critica.
Una canzone caratterizzata da un testo duro di denuncia sociale, dove le voci
delle vittime raccontano in prima persona storie drammatiche di soprusi e violenze,
quando l’essere umano dimostra di utilizzare solo la parte più bestiale di sé, quella
che lo avvicina agli animali del titolo.
Dal punto di vista musicale il brano è parte di un nuovo progetto discografico di
Altrove, che affina la ricerca tra cantautorato e world music. Nato voce e chitarra
è stato arrangiato poi da Stefano Saletti (creatore dello storico gruppo world Banda
Ikona) con una mistura di percussioni dell’Africa Occidentale (dun dun e djembe,
suonati dal vivo da Ruggero Artale) con l’intento di dare quella pasta sonora tipica
del repertorio musicale dei popoli di quella regione.
Questi suoni legati a tradizioni
vive ma antiche sono commissionati e integrati con suoni più contemporanei come
una chitarra distorta e un beat elettronico.
“Animali” è stata scritto da Ashai Lombardo Arop (Altrove) e prodotta da Stefano
Saletti.
Fabrizio De Carolis si è occupato del master presso il Reference Studio
Roma.
Come la canzone, il videoclip di ANIMALI conduce il pubblico dentro un mondo di violenza, sopraffazione e sopruso. Gli esseri umani, specialmente nei nostri tempi, sono spesso guidati dalla vo- lontà di abuso degli uni sugli altri, per denaro, per potere, per egoismo. E questo purtroppo riguarda tuttə noi. Ognunə nella sua vita quotidiana, magari senza esserne nemmeno cosciente, promuove un atteggiamento di prevaricazione e di scontro. E ognunə, per la sua piccola parte, ha le mani (e non solo) sporche di sangue. Di quel sangue che affermiamo che siano altrə a versare ma nei confronti del quale non siamo capaci di fare niente se non assistere inertə, indifferenti, a volte addirittura rin- francatə dallo scempio che l’uomo sta facendo della sua umanità e che troppo spesso diventa mero intrattenimento mediatico. (Altrove)
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