AMPLIFIRE – No Time for Karma

Il grido di libertà di una città invisibile:la denuncia sociale nel nuovo video degli Amplifire, diretto da Enrico Ostuni

Un racconto visivo potente e toccante
Il videoclip di “No Time for Karma”, il nuovo singolo degli Amplifire, è ora disponibile sul loro canale YouTube. Diretto dal regista Enrico Ostuni, il video rappresenta una Milano frenetica e indifferente, vista attraverso gli occhi di un rider. La città, con il suo ritmo implacabile, diventa il palcoscenico di una storia che intreccia solitudine, fatica e speranza.
Il rider, simbolo di una generazione di lavoratori invisibili, affronta la routine quotidiana tra pioggia e caos urbano. Anche la band, che attraversa la città, è ignorata dalla folla, in una metafora visiva che amplifica il tema centrale del brano: “Città comoda usa gente scomoda.”
 
Un messaggio di denuncia sociale
“No Time for Karma” è un inno alla giustizia sociale. Con un bridge rap incisivo e una melodia che mescola energia e riflessione, la canzone denuncia lo sfruttamento e l’alienazione dei lavoratori precari. Il video amplifica questo messaggio, sottolineando l’urgenza di un cambiamento.
 
La collaborazione con Enrico Ostuni
La regia di Enrico Ostuni, noto per la sua sensibilità artistica e sociale, dona al video una forte carica emotiva. Le immagini alternano la durezza della realtà quotidiana con un simbolico richiamo alla speranza, rappresentato dalle acque sacre del fiume Gange, suggerendo un possibile riscatto.
 
Gli Amplifire: musica e impegno sociale
Gli Amplifire, nati a Milano nel 2007, sono guidati da Marco Nik Nicolini e dalla voce di Laura F. La band si distingue per la fusione di rock, prog, funk e new wave, unita a una forte connessione con altre forme d’arte come video e poesia. Con questo singolo, gli Amplifire riaffermano il loro impegno a raccontare storie che rispecchiano le sfide della società contemporanea.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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