Interessante, coraggioso e avanguardistico album d’esordio per una nuova stramba creatura che esce dal sottobosco toscano, composta da Stefano Santoni dei Sycamore Age Simone Lanari dei Walden Waltz, Alberto Tirabosco (Punk Lobotomy) e Isobel Blank (Vestfalia). Difficilmente codificabile sotto qualsivoglia appartenenza sonora a causa della vastità di riferimenti da cui attinge, dal jazz al post rock, fino a certi sperimentalismi cari alla scena alt-rock italiana dei 70 (da Area a Stormy Six). Il tutto mischiato alle avanguardie sonore che caratterizzavano la prima new wave (Slits, Bush Tetras, Pop Group, James White and the Contortions). Difficile e ostico ma affascinante e “avanti”.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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