ARIA – Siberia
“ Questo è un esperimento di Trap impegnata, ricca di riferimenti a partire dal regista David Lynch, Franco Battiato ed Enrico Ghezzi, il testo ha una cura e un valore che non vengono deturpati da un arrangiamento prepotente o dalle mode del momento”. ARIA
DESCRIZIONE BRANO:
Siberia è una figura retorica, un luogo che inscena una proscrizione, le parole al giorno d’oggi hanno la stessa pericolosità di un tempo, c’è tanta paura della carica carismatica che possono avere la parole, quindi l’esilio è un luogo pieno di tumulto di storie, di pensieri, un luogo dove sono stata costretta, ma una volta entrata in questa bolla, emarginata, ai confini, in solitudine, ho ucciso la parte di me che più prevaricava e mi sono trovata libera nell’espressione, come se questa sorta di contenimento, la Siberia, non fosse che un amplificazione della mia essenza in essere e in divenire, una catarsi.
La dualità che rappresento nel videoclip dà automaticamente vita ad un doppio parodico, la cui principale funzione è quella di ridicolizzare incessantemente il concetto d’identità. Facendola passare attraverso una cerimonia, questo è trasgredire, imporre alla propria identità, un carnevale, una mascherata che ne fa un corpo grottesco, per giungere infine alla scomparsa del corpo visibile, la morte e dunque la rinascita tanto desiderata.
BIO:
Laura Bertone, nasce e cresce nella provincia bresciana, completa gli studi classici e si laurea in Psicologia per poi intraprendere la carriera musicale.
Studia pianoforte classico e s’immerge nella scrittura seguendo il flusso di coscienza tipico degli esistenzialisti.
Innamorata della canzone d’autore italiana, della new wave e della filosofia, dell’eccesso nell’arte ricerca con genialità, follia e provocazione nuove direzioni per fuggire dall’ordinario.
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