ARIA – Smile
Assieme Edizioni è orgogliosa di annunciare l’uscita del nuovo singolo di Aria, “Smile”. Un brano molto vivace e caratterizzato da un ritmo latino con movimenti ritmici influenzati dalla rumba e dal cha-cha, dalla batteria e dalle percussioni di noti percussionisti sud e centroamericani, che suonano secondo i loro stili tradizionali. Nonostante questo il tutto sembra essere influenzato dal rock internazionale.
“Smile”, come si può vedere nel video ufficiale, è un’espressione di gioia, trasmessa attraverso i sorrisi di persone di ogni provenienza, che interpretano la danza con gesti spontanei e unici. È una canzone di fratellanza universale il cui testo è stato scritto dalla grande autrice di Cambridge (EN), Nicolette Turner, già parte dei Celeste lo storico gruppo di Aria, formazione prog sinfonica che ha anticipato la musica New-Age, diffusa in California negli anni ’70.
Le influenze ritmiche funky jazz e R&B sono presenti nella canzone, in particolare grazie alle due bande di ottoni, argentina e brasiliana, che sono anche sostenute da un basso in stile rock/jazz, suonato dall’americano Joseph Patrick, bassista di Steward Copeland (Police).
La vocalist è Ariel Jones, una cantante dell’isola di Madeira, che ha interpretato la canzone anche in portoghese, dopo aver contribuito al testo nella sua lingua madre.
In termini di arrangiamento “Smile” è molto complessa, comprendendo ben 120 tracce. Nei suoi ricami si può sentire il dialogo tra le note del pianoforte guida, suonato dallo stesso Aria, la linea melodica della cantante e il groove trainante delle già citate sezioni di ottoni (in off-beat), a cui si aggiungono nell’outro trombe e fisarmonica. Aria utilizza anche sintetizzatori analogici all’interno dell’arrangiamento, come l’ARP Odyssey e il Minimoog, che rendono il brano più coinvolgente, con un leggero accenno alla psichedelia.
Aria è il nome d’arte di Mariano Schiavolini.
Il concept e lo pseudonimo del nome sono nati come omaggio agli elementi della natura che ci ispirano a vivere e creare in armonia con ciò che ci circonda. Una volta che si perde il contatto con la natura non si è più sé stessi.
Alle origini noto come compositore del gruppo prog-rock sinfonico Celeste di cui ha curato gli arrangiamenti insieme ai suoi compagni (1972), suonando tastiere e chitarre in modo innovativo, con arpeggi ritmici che sostituivano in gran parte la batteria. Utilizzarono anche percussioni orchestrali, tra cui la Moorhead. Celeste è stato considerato uno dei precursori della musica new-age internazionale:
Aria è stato un pioniere nell’uso del leggendario Mellotron, strumento principe in molte delle sue composizioni, oltre ad essere uno di quei rari artisti polistrumentisti che producono la propria musica e incorporano i migliori musicisti offerti dal mercato internazionale. I primi di questo genere sono stati Mike Oldfield, Alan Parson e, ultimamente, i Rudimental.
Nel 2017, con il supporto del video e nell’ambito del progetto Musica for Africa, è stato pubblicato il brano “Where Will It End”, dedicato alle vittime del massacro di giovani studenti a Garissa, avvenuto il 2 aprile 2015 in Kenya e interpretato da diversi artisti, tra cui il grande coro della Wits University (Johannesburg). Il brano è stato cantato sia in inglese (testo di Nikki Turner) che in zulu e ha visto la partecipazione di due artisti reggae africani: Thuthukani Cele, famoso per Lucky Dube, e l’artista congolese Mermans Mosengo Kenkosenki, “A Legend Of Reggae”, anche membro dei Playing for Change. .
Il secondo brano del progetto è stato “Because You are There” (Schiavolini-Turner), ed è stato eseguito da solisti africani insieme al celebre gruppo Soweto Gospel Choir. Questa canzone è un inno di speranza dedicato ai giovani.
Anche i Soweto Gospel Choir hanno realizzato la propria versione di “Where Will it End”, con la partecipazione della grande cantante soul newyorkese Clayton Bryant. La versione di Soweto è accompagnata da un video realizzato a New York: si parte da Ground Zero per sottolineare la rinascita e la speranza per il futuro. “Where Will it End” è un inno alla pace tra i popoli, all’uguaglianza e al rispetto delle religioni.
Clayton Bryant ha anche cantato nel brano di Aria “Till the End of Time”, registrato presso i celebri studi Downtown di Johannesburg e con la partecipazione dei musicisti della band di Miriam Makeba.
Il 22 aprile 2022, esce un doppio singolo sul mercato internazionale a sostegno della Giornata della Terra (“The Next Life” / “Lady in White”).
Nel dicembre 2022, esce un singolo natalizio sempre per il mercato internazionale, intitolato “A Christmas Letter”, una canzone classica in stile Motown/gospel che è stata registrata insieme al video in Sudafrica presso gli storici studi di registrazione Downtown di Johannesburg. È stata mixata da Jack Rouben di Los Angeles e vede la partecipazione della cantante afroamericana Sherita-O e dell’Orchestra Filarmonica della Città di Praga, con un assolo di violino della celebre Lucie Svehlova.
Aria è anche un ambientalista attivo e sostenitore degli animali per diverse associazioni, tra cui Animals Asia Foundation, impegnata a porre fine all’allevamento di orsi nelle fattorie della bile e a migliorare le condizioni di vita degli animali in Asia. È anche membro dell’organizzazione americana per i diritti degli animali PETA, sostenuta da molti artisti di rilievo, come Paul McCartney.
Oggi è la volta del nuovo singolo “Smile”, il cui video è stato presentato in anteprima per Global Talent World, il canale inglese di X-Factor con oltre un milione di iscritti.
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