ATOM MADE EARTH – Morning glory
Il secondo album della band marchigiana viaggia deciso negli spazi aperti dai Pink Floyd a metà dei 70’s, assorbe vaghe influenze dal rock cosmico tedesco ma il tutto con una navicella moderna che si alimenta a post rock (dalle parti dei Mogwai). Atmosfere rarefatte ma anche riff ipnotici e tempi dispari (nella migliore tradizione dei King Crimson epoca “Larks tongue in aspic” e “Red”). Il tutto rigorosamente strumentale. ALbum particolare e per “iniziati” al genere ma ben fatto e curato.
Commenti recenti