A tre anni dal precedente Grief and Desire, Augustine si scosta dal Dream Pop per raggiungere nel nuovo album – prodotto da Fabio Ripanucci con la collaborazione di Daniele Rotella presso La Cura Dischi di Perugia – sonorità più vicine al Dark Folk. Le atmosfere dense e cupe ricalcano le tematiche del disco, dove la cantautrice veste simbolicamente i panni della dea latina dell’oltretomba, per compiere un viaggio introspettivo, un simbolico precipitare nell’Ade, una morte psicologica con le sue piccole rinascite. Lo spunto autobiografico intimamente sofferto viene trasceso fino a toccare realtà occulte, più profonde ed insondabili.
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