BASTARD SONS OF DIONISO – Cambogia
Curioso il caso del trio trentino che grazie all’ apparizione nel 2009 a X Factor ha trovato la popolarità ma che paradossalmente da allora continua a pagare dazio per quella “colpa” e viene visto con sospetto, distacco snob o superficialità. Loro proseguono imperterriti, pur se in modo sempre molto schivo e poco appariscente, una carriera più che dignitosa infilando eccellenti album in cui viene risaltata un’attitudine del tutto sincera e pura alla materia rock. Canzoni che sanno mischiare un approccio aggressivo e potente che richiama Foo Fighters e Queens of the Stone Age, con la capacità, comune a pochi, di tessere melodie di sapore beatlesiano. Ma è soprattutto lo spessore compositivo delle canzoni a stupire per validità, la perizia nel confezionare arrangiamenti mai banali, testi incisivi e mai approssimativi (aspetto sempre più trascurato nell”ambito del “nuovo rock” nostrano), esecuzione tecnica mozzafiato e competente. Siamo di fronte ad un album maturo e di alto livello. L’invito è di mettere da parte ogni prevenzione, dare un ascolto e lasciarsi trasportare da un sound che se arrivasse da oltremanica o oceano sarebbe incensato in ben altra maniera.
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