BOB DYLAN – Rough and rowdy ways

 

“I was born on the wrong side of the railroad track/Like Ginnsberg, Corso and Kerouac”. In una riga la storia di una vita.Difficile fare meglio. Ma lui é Bob Dylan. Che scrive il miglior album da un sacco di tempo.<BR>Dolente crudo blues decadente. E la sua voce, le sue liriche.<
Poi c’è “Murder most foul” , 17 minuti per un’opera che travalica ogni concetto musicale e mette la pietra tombale sul secolo scorso.  Troppo importante.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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