Secondo album per Mauro Da Re, registrato in quarantena tra dicembre e aprile con l’aiuto in alcuni pezzi di Roberto Da Dalt, Daniel Manente, Andrea Da Dalto e Marco Zuccaro (Charles Wallace). E conferma di un notevole talento creativo, con un tratto personale e riconoscibile che si muove in un ambito cantautorale “storto” (sorta di J Mascis meno arrabbiato ed estremo), talvolta riecheggia i 60’s (“Vesuvio”), altre guarda al Syd Barrett solista. Il tutto in voluta chiave lo-fi. Bello.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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