CAPPUCCIO COLLECTIVE SMOOTH – Breathe

Cappuccio Collective Smooth: eleganza, groove e visione internazionale nel nuovo tour estivo – in attesa del nuovo album

Il trio jazz-pop guidato dal chitarrista Mimmo Cappuccio, con Annina Galiano alla voce e Cristina Massaro a pianoforte e tastiere, torna a incantare i palchi italiani con il suo progetto più ambizioso: Cappuccio Collective Smooth, una formazione che fonde jazz contemporaneo, soul e sonorità smooth, aprendo il proprio orizzonte a collaborazioni internazionali di altissimo profilo.

Il tour estivo 2025 si preannuncia ricco di appuntamenti e sorprese. Il primo grande evento sarà l’11 luglio all’Otranto Jazz Festival, dove la band sarà accompagnata da due fuoriclasse della scena internazionale: Mark Sherman al vibrafono e Ramon Montagner alla batteria. Per l’occasione, salirà sul palco anche la leggenda brasiliana Nico Rezende, con cui il collettivo presenterà in anteprima assoluta tre brani tratti dal nuovo album in uscita a ottobre 2025:

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Breathe

Il nuovo disco, che conterrà dieci tracce, tra cui due rivisitazioni d’autore, Summertime di George Gershwin e This Masquerade di George Benson, si prospetta come un manifesto dello stile “Smooth” secondo Cappuccio Collective: elegante, raffinato e autenticamente internazionale.

Le restanti composizioni saranno inediti originali firmati dalla band, con un brano scritto da Sherman in veste di compositore. Alla realizzazione del disco , oltre a Mark Sherman, prenderà parte anche Ramon Montagner, che porterà la sua inconfondibile firma ritmica alla batteria. Il suono sarà ulteriormente impreziosito dalla presenza di Dario Deidda al basso elettrico, Eric Daniel al sax soprano e Francesco Oliviero Virtual Orchestra.

Tra le tracce del disco, particolare rilievo merita proprio il brano firmato da Mark Sherman, con testo in inglese scritto da Annina Galiano. Il pezzo si distingue per uno special finale cantato in lingua napoletana, a sottolineare l’essenza interculturale del progetto. L’inserimento della lingua partenopea all’interno di un brano smooth, dalle radici americane, rappresenta un omaggio dichiarato a Pino Daniele, figura imprescindibile e precursore di questo tipo di contaminazione musicale. È l’unico brano dell’album in cui compare il napoletano e, significativamente, non si tratta di una composizione italiana, ma di un brano scritto da un autore statunitense: un’ulteriore dimostrazione di quanto le culture possano fondersi attraverso la musica in modo autentico e profondo.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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