La band italo americana al terzo lavoro con un ep di sei brani, all’insegna di un pop rock di gusto anni Sessanta che non di rado guarda a Who e al gusto compositivo di Paul Weller (dai Jam alla carriera solista). La band gira al meglio, le canzoni hanno un piglio ritmico pulsante, arrangiamenti ben calibrati, suoni azzeccati e anche quando rallenta e si dedica a una ballata melodica conclusiva (“Magic Alex knows” con ripetuti, fin dal titolo, riferimenti Beatlesiani) riesce alla perfezione a creare un brano compositivamente complesso ma di alta qualità. Partenza eccellente.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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