Chet Flippo – It’s only rock ‘n’ roll – Le mie avventure on the road con i Rolling Stones
Chet Flippo è stato una delle colonne portanti di Rolling Stone, per cui ha cominciato a scrivere nel 1974, è stato scrittore con libri su Hank Williams, Paul McCartney, David Bowie, Elvis Presley), ha collaborato con New York Times, Texas Monthly e Q.
Seguì i ROLLING STONES nel Tour of the Americas del 1975 e per cinque anni rimase a fianco della band, documentando vrai passi importanti della loro carriera come il Live a El Mocambo del 1977 (finito poi su “Love you live”.
Nel libro ci sono le vicende legate al periodo, chiacchierate informali con la band, aneddoti e curiosità (poco o nulla del prevedebile aspetto “pruriginoso” di droghe e donne).
Flippo è eccessivamente autoreferenziale e talvolta il libro si dilunga in aspetti poco interessanti anche se è decisamente un must per i fan della band.
Cosa si prova quando ventimila persone concentrano tutta la loro energia su di te? E’ una sensazione travolgente?
Mick Jagger:
Si. E’ così. Forse è per questo che molti non smettono mai di esibirsi. Perché non riuscirebbero a fare a meno di quella scarica di adrenalina”
MIck Jagger 1980:
“Fondamentalmente il rock non è protesta, non lo è mai stato, non è politico.
Una volta incentivava la tesnione interfamiliare.
Oggi non serve nemmeno a questo perché i padri non si sentono offesi dalla musica.
La apprezzano oppure la trovano simile a quello che piaceva a loro da ragazzi.
Perciò il rock ‘n’ roll è finito, tutto finito.”
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