C’MON TIGRE – Sento un morso dolce [O.V.] ft. Giovanni Truppi
Il nuovo videoclip di “Sento un morso dolce” dei C’MON TIGRE, brano impreziosito dalla presenza di Giovanni Truppi e contenuto nell’ultimo album “Habitat”, uscito lo scorso 24 novembre.
Considerati come uno dei progetti più interessanti del panorama alternativo italiano, negli anni i C’mon Tigre hanno saputo ampliare il proprio immaginario anche nell’ambito dell’arte visuale lavorando insieme ad autori e artisti come Paolo Pellegrin, Gianluigi Toccafondo, Harri Peccinotti, Boogie, Jules Guerin, Ericailcane, Maurizio Anzeri, Danijel Žeželj, Marco Molinelli e altri.
Con “Sento un morso dolce” la band rinnova la collaborazione con il regista Donato Sansone, già autore del video del brano “Twist into any shape” (vincitore del Best Music Video al LIAF London International Animation Festival 2022), trascinando lo spettatore in un flusso di coscienza dove la ripetizione è l’unica chiave di lettura, un viaggio nell’inconscio guidato solo dall’elettronica rumorosa degli arrangiamenti e dalla voce di Giovanni Truppi.
A proposito del videoclip Donato Sansone dichiara: È stato un lavoro che mi ha divertito molto e che mi ha portato a risentire delle cose che non sentivo da un po’. il pezzo, straordinariamente bello e visivo, mi ha accompagnato durante questo piccolo viaggio immaginifico dove sull’onda dei versi recitati schizzavo e disegnavo molto rapidamente le immagini evocate. È stato un approccio giocoso quello della realizzazione del video, che mi ha fatto ritornare bambino e ha rinnovato in me il gusto della creatività libera.
Il video traduce visivamente il panorama musicale complesso e colorato del nuovo album “Habitat”, un pellegrinaggio alla scoperta di un ecosistema in cui tutte le forme di vita animali e vegetali prosperano e convivono: dall’afrobeat di “The Botanist” feat. Seun Kuti, erede di Fela Kuti, alla voce di Xênia França sul brano “Teen Age Kingdom”, passando per una figura di spicco della musica sperimentale internazionale come Arto Lindsay.
Apprezzato dalla critica specializzata per la capacità di sfidare l’appartenenza a un genere specifico attraverso un sound sperimentale e dal respiro internazionale, l’album è stato inserito nelle classifiche dei migliori dischi del 2023 dei principali magazine come Rolling Stone, Panorama, Sentireascoltare, Wired, Rockit, GDM, Rock Nation, Le Rane, Exibart, Indie for bunnies e molti altri.
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