Il brano, pur strizzando l’occhio all’indie-pop italiano (Stato Sociale, Appino), è fortemente contaminato dalle atmosfere sognanti ed eteree tipiche del pop elettronico del nord Europa (Sigur Ros) e dal pop di matrice anglosassone (Matt Corby, Damien Rice) soprattutto per quello che riguarda il modo di usare la voce. «“Facile” è il cammino interiore che affrontiamo attraverso le nostre emozioni, i nostri sogni e le nostre paure. Un sentiero, questo in fondo è la nostra vita: lungo, corto, in salita, in discesa, può essere in molti modi, ognuno ha il suo, ma sempre di andare si tratta. C’è un mondo da scoprire davanti a noi, bisogna soltanto continuare a camminare senza avere paura delle difficoltà e soprattutto non avere fretta di arrivare. Tutto sommato alla fine ci rendiamo conto che è più facile di quello che sembra». COMELINCHIOSTRO
“Di che cosa hai paura?” è il disco d’esordio di COMELINCHIOSTRO. Otto tracce prodotte insieme a “Livio Boccioni” che conducono ad un viaggio dentro il cuore dell’essere umano, alla ricerca di se stessi e degli altri, senza alcuna certezza di poter tornare con delle risposte. Il progetto musicale, nasce e si sviluppa insieme al progetto grafico tanto che le due cose si influenzano a vicenda. Il disegno a carboncino (Violoncello) e l’uso dei colori ad acquerello (Acquatic Synth e Delay) si materializzano nelle sonorità del disco; il terzo brano (Disegnerà) è in parte dedicato a questo connubio poiché infondo l’arte è un’esperienza globale.
Un disco in movimento: a volte un movimento estremamente fisico che conduce fin quasi al ballo, a volte invece soltanto emotivo, piccolissimo e misurato (solo per far battere il cuore) come un respiro.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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