CORALLY – Pescecani (Extinction)

Corally e la sua nuova canzone a sostegno degli oceani: 
Pescecani (Extinction) – Un canto contro la violenza.


 
 “Ho il cuore degli squali, resisto a tutto, non se mi tagli le ali […] Se il mostro sono sempre stato io, perché sei tu ad aprirmi il petto senza neanche dirmi addio?” La donna guarda il suo carnefice negli occhi, impotente come lo squalo di fronte al bracconiere che gli taglia le pinne e poi lo ributta in acqua dove muore per affogamento. “Pescecani (Extinction)” la nuova canzone di Corally a sostegno degli oceani, è un canto contro la violenza che permea la nostra società. L’io narrante è la voce di uno squalo impotente di fronte al bracconiere che gli taglia le pinne e allo stesso tempo è la voce di una donna indifesa di fronte agli abusi e maltrattamenti del suo stupratore. Una violenza in entrambi i casi di fronte alla quale non possiamo distogliere lo sguardo.
C’è un forte link tra i due episodi: una persona che tortura o uccide un animale è spesso violenta anche nei confronti delle persone. La parola link in inglese significa legame e nel brano Pescecani indica la stretta correlazione esistente fra maltrattamento e uccisione di animali e ogni altro comportamento violento, antisociale e criminale nei confronti delle persone come omicidio, stupro, stalking, violenza domestica, manipolazione mentale. 
Il brano denuncia in particolar modo la pratica crudele conosciuta come finning (spinnamento), e che consiste nel taglio delle pinne dello squalo quando questo è ancora vivo. Il corpo dell’animale, ritenuto non redditizio, viene poi rigettato in mare dove muore per affogamento. Molti Paesi europei sono tristemente coinvolti in questo commercio di pinne di squalo, che sono l’ingrediente principale di un assurdo piatto considerato un lusso nei paesi orientali, ma di fatto povero sia di gusto che di nutrimento. Questa pratica, oltre ad essere estremamente crudele, rappresenta una grave minaccia per l’equilibrio degli ecosistemi marini: gli squali, infatti, sono predatori apicali fondamentali per il mantenimento della biodiversità marina. Circa 100 milioni di squali muoiono ogni anno a causa del finning.
“Anche tu finisci se ora mi finisci”: la canzone di Corally si chiude con una prospettiva basata sull’interdipendenza di tutte le specie. Se sterminiamo le creature animali senza pietà per il nostro profitto, anche noi umani saremo condannati ad estinguerci. Vivere in un mare senza squali? La loro fine è la nostra fine. 
La buona notizia è che possiamo alzare la nostra voce per contrastare questo orrore: Corally, Stop Finning – Stop the Trade e Sea Shepherd si uniscono in una battaglia comune per fermare il finning
Con il brano Pescecani, Corally unisce la sua voce a quella dell’Iniziativa dei Cittadini Europei Stop Finning – Stop the Trade per chiedere all’UE di vietare il commercio delle pinne di squalo in Europa in modo da contrastare efficacemente lo spinnamento degli squali. Questa richiesta è stata sostenuta da 1.1 milioni di cittadini europei tramite una raccolta firme ufficiale. La Commissione Europea sta attualmente valutando la proposta e ha indetto una valutazione degli impatti ambientali, economici e sociali di tale divieto. La prima parte di questa valutazione si è conclusa a giugno 2024 con una partecipazione record da parte di esperti e normali cittadini. La decisione finale dell’UE è sempre più vicina ma per fare sì che la voce degli squali arrivi forte e chiara in Europa il lavoro è ancora tanto: per tutti gli aggiornamenti sull’Iniziativa e su come sostenerla sono disponibili le pagine Instagram e Facebook @stopfinning_italy e @stopfinningeu
E sul fronte discografico, Corally si unisce in prima linea alla difesa degli ecosistemi marini destinando le royalties del brano Pescecani al sostegno delle campagne in mare di Sea Shepherd, organizzazione internazionale che agisce per proteggere la fauna marina dalla pesca illegale e dalle barbarie che avvengono al largo nei mari di tutto il mondo.  
La produzione artistica e l’arrangiamento sono stati curati da Andrea Rigonat, già produttore per Elisa, Ultimo, Alessandra Amoroso etc, e anche chitarrista per ELISA e Giorgia. Al pianoforte Will Medini che ha collaborato con Gianna Nannini, Elisa, Le Vibrazioni.Alla batteria Andrea Fontana, musicista per Cesare Cremonini, Tiziano Ferro ed Elisa. Mix e Master di Ricky Carioti e Alessio Marocco
Al sound design: Giona Rossetto, che ha collaborato tra gli altri con Noemi.
Coautori del brano assieme a Corally sono Stefano Paviani e Laguna. La realizzazione del brano è stata possibile grazie al supporto di Synergòs di Veronica Zecchetto, un esempio di artigianato al femminile attento alla natura e all’ambiente, che ha come missione la riconnessione uomo – natura in una visione di interdipendenza e biocentrismo.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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