CORPOCELESTE – Oblio
Regia: Gaia Sidoni
Riprese e montaggio: Andrea Catini
Starring: Corpoceleste, Gabriele Volzone
Musica e parole: Corpoceleste (Massimo Bartolucci)
Arrangiamento: Corrado Lambona
Mix e master: Jacopo di Felice
BIOGRAFIA
Classe 2000, Corpoceleste sin da piccolissimo nutre la sua passione per la musica sia cantando che suonando il pianoforte. Il suo primo brano inedito, Without Oxygen, gli garantisce un posto alla finale nazionale di Tour Music Fest nel 2017. Nel frattempo continua a scrivere musica e parole di un notevole numero di altri brani, presentandosi sulla scena musicale romana già all’età di 18 anni.
Nel 2021 esce il suo primo singolo, “Roma”, con il quale partecipa al concorso indetto da Rai Isoradio, Ministero della Cultura e SIAE, “Sulle strade della musica”. Il brano viene selezionato e il cantautore ha grazie a questo la possibilità di presentarlo a Sanremo, direttamente da CasaSIAE.
Da venerdì24 Marzo 2023sarà disponibile su tutte le piattaforme digitaliSpiragli,l’album di debutto diCorpoceleste, prolifico cantautore che ormai da più di un anno si è fatto notare sulla scena indie romana.
Anticipato dai singoliRoma,Oblio,MeteoropatiaeValzer e Champs-Élysées, che hanno contribuito a diffondere il nome del cantante e la sua versatilità artistica, il disco sarà composto da otto tracce e conterrà al suo interno tre nuovi brani mai pubblicati e un’esclusiva versione solo piano diOblio. Le atmosfere dark ed evanescenti di pezzi comeSeminavengono coniugate ad inni di speranza in tonalità maggiore, comeRomaeLuce, intendendo offrire all’ascoltatore un prodotto variegato, una sorta di catartico percorso attraverso varie gradazioni di luminosità; il tutto viene unito dal songwriting lineare ma allo stesso tempo profondo diCorpoceleste, cantautore che, da un po’ di tempo a questa parte, ha anche deciso di intraprendere la carriera di autore per altri.
«”Spiragli” nasceva anni fa, quando scrissi “Roma”»,racconta il cantautore, «non so bene perché, ma da quel momento ho scritto solo di luce, ombra e penombra. Forse perché sono successe così tante cose da allora, e così tanto buio ha invaso la mia vita e quella delle persone che amo. Ascolto adesso queste canzoni con l’amore di un genitore che guarda un figlio e, allo stesso tempo, col timore di un bimbo al pensiero che qualcuno possa leggere il suo diario segreto. “Spiragli” è una sorta di estensione della mia persona: ecco perché lo considero il disco perfetto per lanciarmi sulla scena musicale. Passo così tanto tempo a scrivere di altri e per altri… Qui, invece, parlo solo di me».
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