DALÎLAH – Occhi neri

“Occhi neri” è un brano caratterizzato da sonorità calde e latine che esplora il tema del narcisismo nelle relazioni, l’incapacità di riconoscerlo e la manipolazione, ma che al contempo trasmette una crescente consapevolezza e presa di coscienza. Il brano vuole evocare forza, carattere e sensualità, grazie anche alle chitarre “spagnoleggianti” e a un sound che invita a muoversi a ritmo di salsa. L’atmosfera calda e decisa si combina con una lirica diretta, pensata per suscitare riflessione.

Commenta l’artista a proposito del brano: “Occhi Neri nasce per caso, un pomeriggio nel mio studio, non

avevo aspettative, avevo solo bisogno di scrivere. La prima strofa è nata con un flusso di coscienza, cosa che spesso caratterizza la mia scrittura, da li ho capito di cosa avevo bisogno di parlare. Sono andata a scavare nei ricordi, ho riportato alla luce quelle sensazioni che provavo quando ho avuto a che fare con un narcisista, una relazione che mi mangiava pezzettino per pezzettino, senza che nemmeno me ne accorgessi, ho iniziato a raccontare le sensazioni; Attraverso questo sound latineggiante, ho trovato facile riuscire ad esprimermi, perché simboleggia la forza che ora, ho ritrovato di fronte a questo tipo di situazioni. Matteo Calza, produttore del brano, è riuscito a far emergere il mondo che io vedevo attorno a questo brano, sono molto grata di aver lavorato con lui. Le voci son state registrate in studio da Kaizen ad Olbia, dove ormai mi sento a casa. E ho deciso di girare il video nel teatro di Arzachena, il mio paese, perché penso sia una bellissima location e simboleggia perfettamente, con le sue poltrone vuote, la sensazione che volevo trasmettere. Una donna sola che trova la forza, grazie a se stessa.”

Il videoclip di ‘Occhi Neri’, diretto da Matteo Varchetta, è stato girato nel teatro di Arzachena e vede come protagonista l’artista e il gioco di luci. La coreografia, ideata da Giulia Ferraris, è stata pensata su misura per Dalîlah che, attraverso il video, vuole trasmettere la piena consapevolezza di un rapporto tossico, raccontandolo al pubblico con sensualità e carattere, offrendo un messaggio di forza a chi sta vivendo la stessa sensazione di disagio che queste relazioni possono provocare.

Biografia

Dalîlah è una cantautrice che si definisce con la testa tra le nuvole. Nata ad Arzachena (Costa Smeralda), è cresciuta viaggiando per il mondo alla ricerca di sé stessa. Ha vissuto in Irlanda e in Australia, dove ha iniziato a scrivere i suoi primi testi e ha scoperto l’esigenza di comunicare attraverso la musica. Nel 2016, fa la sua prima esibizione sul palco di XFactor, dove riceve il supporto e l’incoraggiamento di Arisa e Manuel Agnelli.

Attualmente vive tra Milano e la Sardegna, suona ukulele e chitarra, produce le demo dei suoi brani e scrive canzoni che raccontano di sé, della quotidianità e dei mille viaggi che fa dentro l’astronave della sua testa, con uno stile autentico e diretto. È stata notata anche da Amici nel 2021 e da Spotify, entrando nelle playlist editoriali come “New Music Friday”, “EQUAL Italia”, “Scuola Indie” e “Caleido”.

Il suo sound particolare fonde sonorità elettroniche, sfumature vintage e latine, accompagnate da melodie accattivanti e da una voce calda e a tratti malinconica. I suoi testi, influenzati da esperienze nazionali e internazionali, dipingono immagini e situazioni che coinvolgono l’ascoltatore, raccontando storie universali di incertezze, amori finiti, tempeste emotive e notti insonni. Lo fa sempre a modo suo, con verità e ironia, nascondendo la malinconia sotto la spensieratezza delle melodie e con una continua voglia di crescere e cambiare.

Dalîlah ha calato numerosi palchi, suonando prima dei The Kolors e Capo Plaza al Trentino Music Arena, al Ateneika Festival di Cagliari, a Jesolo, Milano, Roma e in molte altre città. Ha portato la sua musica anche in TV, con apparizioni su Rai e Rai Radio 2.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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