DANIELA MASTRANDREA – L’anima danza

È da poco arrivata la stagione più amata da molti, la primavera, con i suoi colori e profumi che l’anima fanno danzare. Sarebbe veloce e semplice, ma anche banale e riduttivo associare L’anima danza, composizione per pianoforte solo datata 21 aprile 2022, a questa idea, per quanto bella. La realtà è che, da sempre, prospettiva e profondità hanno affascinato Daniela, anche nella musica; che ama considerare, al pari della vita, un poliedro dalle emozioni prospettiche. La pianista e compositrice pugliese, con numerosi premi, album e singoli all’attivo, svela la necessità e il bisogno di raccontare in musica il difficile momento storico che stiamo vivendo, cominciato con la pandemia e seguito dalla guerra. Già In bianco e nero, struggente composizione per orchestra d’archi uscita sugli stores di recente, aveva sottolineato l’impotenza di noi esseri umani di fronte a scempi e atti disumani come la guerra; se pur responsabili, non direttamente ma implicitamente, di ciò che accade. L’anima danza rivolge un pensiero alle anime che ora danzano nel vento, narrando la certezza che la vita non si limita a questa Terra, ma continua in luogo nel quale le anime continuano a danzare e laddove esiste la Pace, quella con la P maiuscola.

 

BIO

Daniela Mastrandrea è nata nella meravigliosa città d’arte di Gravina in Puglia nel 1981. A sette anni comincia lo studio del pianoforte e a nove compone i suoi primi pezzi. Si diploma in pianoforte affiancando gli studi di composizione. 

Si esibisce in numerosi festival e rassegne musicali come Festival Argojazz, Time Zones, Fasano Musica, Bari in jazz e altri. È vincitrice di diversi concorsi internazionali di composizione, premi e contest musicali tra i quali Web Talent V.I.T.A. di Believe Digital, Fondazione Estro musicale, Premio Argojazz, Digital Contest Kleisma e L’artista che non c’era. Tra le sue composizioni premiate: Indesiderabile Tenerezza, Luci e Ombre (pubblicato da Editrice Rotas), La Besana e Mondi Paralleli, ospite su Radio Classica, recensito da La Gazzetta del Mezzogiorno, il Corriere del Mezzogiorno, il Nuovo Quotidiano di Puglia, MAT2020, SOund36 e classificatosi tra le migliori proposte del 2020. 

Ha all’attivo numerosi album e singoli: Volo di Gabbiani (2005), Fluide Risonanze (2016), Game Over (2017), Lo Specchio (2018), Quattro Singoli per le Quattro Stagioni (2019), Mondi Paralleli (2020) e Riflessi (2021). 

I suoi brani e orchestrazioni sono eseguiti in tutto il mondo.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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Una risposta

  1. Mariuccia ha detto:

    A dire bellissima e poca cosa, questa musica ti porta in alto con la mente, il cuore ecc….

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