DHELI – La mia ragazza é punk
LA NUOVA CANZONE AD ALTA ENERGIA DI DHELI
CI DIMOSTRA CHE IL PUNK È VIVO, ANCORA UNA VOLTA
“Punk is dead” è uno slogan che viene usato sin dalla nascita stessa del punk negli anni ’70, non appena la corrente divenne un movimento di massa e quindi mainstream. La realtà è che il punk da quarant’anni a questa parte è duro a morire, e anche se ogni tanto sembra versare in condizioni un pochino tristi e derelitte, alla fine trova sempre il modo di ripresentarsi al grande pubblico ed elettrizzare gli animi. Il 2020 oltre alle brutte notizie ci ha portato anche un rinnovato interesse per il punk, o per il pop punk se vogliamo essere precisi (pensiamo a Machine Gun Kelly, Travis Barker, Iann Dior, Mod Sun…), e questo ritorno di fiamma sta rinfocolando gli entusiasmi di una generazione cresciuta sì con il punk, ma che il punk l’ha anche visto cadere in un lento oblio.
Dheli è uno di quelli che nel punk ci hanno sempre creduto: cresciuto a pane e Blink-182, l’artista spezzino-milanese ha passato una vita suonando in rock band in giro per la Penisola, prima di dare il via al suo progetto solista in cui le influenze punk facevano comunque capolino anche quando lui si avvicinava a sound più dance o pop. La mia ragazza è punk è un singolo con cui Dheli dà il la a qualcosa di nuovo, divertente e parecchio rumoroso. Insieme al precedente brano Lucky Strike, l’artista ci sta indicando la direzione che intende prendere per il suo futuro prossimo, fatta di ritornelli catchy e melodie immediate, canzoni veloci e upbeat e chitarre “alla Californiana”, non perdendo però di vista le recenti evoluzioni del genere, come testimonia la volontà di sperimentare e di contaminare con sound provenienti da ambienti come la trap o l’emo rap. Soprattutto, Dheli con i suoi nuovi brani vuole divertirsi e divertire, trasportarci in un’atmosfera da concerto dove ci si muove, si salta e si fa andare la testa senza necessariamente prendersi troppo sul serio, e così alla fine della canzone scopriamo che “la ragazza” di Dheli alla quale il brano è dedicato non è altro che la chitarra, che vuole suonare il punk tutta la notte.
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