DISPUTA – Il tempio
A guidare le scelte registiche e il montaggio, un piccolo capolavoro del cinema muto svedese: “La Stregoneria Attraverso i Secoli” del 1922, di Benjamin Christensen.
DISPUTA PARLA DEL VIDEO DI “TEMPIO”
L’idea è nata guardando un’incisione di Goya, dove una donna ruba un dente a un impiccato. Mi ha colpito particolarmente la postura della donna e la sua espressione di disgusto: una scena grottesca di un sarcasmo macabro. Sono stato ispirato da Häxan, “La stregoneria attraverso i secoli”, per la teatralità, la composizione delle inquadrature e l’uso di tecniche differenti, come lo stop motion dell’ultima scena. Per le scene del coma, l’assetto è più classico e plastico, e il mio pensiero è andato al “Compianto sul Cristo morto” di Mantegna. Ho cercato di pulire il più possibile l’immagine e dare continuità narrativa dentro spazi dissimili con l’utilizzo del blu e del rosso, marcando le differenti ambientazioni con l’uso del bianco e nero.
Il video e il testo della canzone hanno una sola cosa in comune: la simultaneità. Le immagini del testo si sviluppano con una sequenza temporale, ma in verità sono da pensarsi simultanee. Questo testo nella sua perfezione dovrebbe durare il tempo di un battito, e così il video: non c’è un prima e un dopo. Nel testo vi sono immagini di più epoche storiche e nel video immagini di più mondi. Il video mostra come contemporaneamente l’essere umano attraversi questi passaggi, ovvero dal mondo terreno al giudizio (la mente), fino a limbo, dove l’anima vaga aspettando la fine del giudizio e la definitiva morte del corpo. Nel video l’esperienza che permette questi tre simultanei passaggi è il coma. Il momento del giudizio è rappresentato dai tre impiccati. Una donna, allegoria del mercato discografico, ruba denti d’oro ai cadaveri pur di esibire le proprie ricchezze e il proprio potere, ma in verità è indigente. Il mercato discografico non è nulla senza la musica (denti=idee) ed è costretto a rubare da corpi già morti il proprio apparire.
Disputa è giovanissima promessa del rap italiano. Con “Tempio” (Mistress Records/Goodfellas), un brano dalle metriche colte e il sound vintage, rende omaggio al rap più significativo degli anni ’90, scandendo un testo oltremodo attuale e profondo, dedicato all’uomo in qualità di individuo, essere vivente, rappresentante di una specie.
Costretti a casa, alla nostra solitudine, facciamo inevitabilmente i conti con le nostre contraddizioni, con l’idea di fragilità e il senso d’appartenenza. Cos’è la giustizia? Cos’è la speranza? In che modo il mondo, fuori, continua ad esistere anche senza di noi?
Protagonisti del nostro microcosmo, cadiamo nel tranello di curare i nostri vuoti con un sentimento di invincibilità. Ma è proprio la minaccia della nostra superbia a farci tornare con i piedi per terra, a spaventarci e a riportarci in contatto con il mondo.
16 anni, Disputa ha ben due album alle spalle (con un altro pseudonimo), scrive spesso e di getto, e scherza volentieri sulla sua dislessia. Si ispira a quadri e film; legge e assimila. Vorrebbe che la sua musica fosse associata al camminare di notte, a Charles Addams, Tim Burton, al Quartetto Cetra, Pollon, Panique au Village (animazione S.Aubier e V.Patar), a San Vitale (chiesa bizantina in cui si rifugia spesso), al Consorzio Suonatori Indipendenti, a Giuditta e Oloferne. A 15 anni ha scelto il suo nome d’arte, a 16 ha pubblicato il suo primo singolo, “Exit”.
Link al brano su Spotify: https://open.spotify.com/track/1b8nbFZzW1Z07hGNkEcvMU?si=853a3aeff2094979
CREDITI SINGOLO E VIDEO
Etichetta: Mistress Records
DISPUTA | BIOGRAFIA
Per tre anni suona la tromba anche se per lui, anche dopo aver esplorato generi differenti, la musica è soprattutto significato, parole. A sette anni incontra il rap degli Articolo 31 e di Caparezza, mentre a otto anni scrive i primi pezzi, inventando personaggi ed emozioni.
“Salgoscendendo” è il primo album, pubblicato all’età di dodici anni. Sette pezzi ma un’unica storia e una caratteristica: in ogni brano, il protagonista muore. A 14 anni pubblica il secondo album, “Posizione Plastica”, che dedica al concetto di tempo.
A 15 anni sceglie per sé un nuovo nome d’arte, “Disputa”. A maggio 2020, a soli 16 anni, debutta con “EXIT”, il suo primo singolo.
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