DITTATVRA – Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)

“Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)” è un brano horror punk che racconta, dal punto di vista del carnefice, la storia di una relazione tossica dalle tinte demoniache.

Spiega la band a proposito del brano: «“Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)” è una rivisitazione in chiave horror punk di una canzone di Fabrizio De André, “La ballata dell’amore cieco”, che angosciò uno dei membri del gruppo quando aveva 7 anni».

Il videoclip di “Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)” descrive metaforicamente due situazioni, simili ma contrastanti. In una si osserva lo sviluppo di una relazione tossica, che deturpa l’aspetto della vittima con la sua stessa compiacenza e complicità, causata dall’ascendente del carnefice.

Nell’altra viene trattato invece il tema della musica, che si impossessa della mente di una ragazza, la quale trasforma la propria estetica come un serpente e si rinnova con una nuova consapevolezza e una nuova forza.

Biografia

Uno spiedino di betulla tipicamente abruzzese trafigge il cuore pulsante dell’Emilia Romagna. Questa è l’obliqua e grottesca cornice narrativa dal sapore Stokeriano all’interno della quale prende forma il progetto della band horror crossover Dittatvra. L’italiano è il linguaggio attraverso il quale le liriche esprimono in maniera dissacrante e con piglio punk, tematiche rabesche intrise di black humor e suggestioni ammiccanti la pop culture.

La capacità di smaterializzare la vocalità contenutistica, per trasformarla in una coloratissima onda sonora che travalica i generi si innesta con le evoluzioni ritmiche e sincopate, insieme alla potenza del basso e della chitarra, diventano fluidità capaci di plasmarsi perfettamente sui brani e di fondersi in unico e ruvido elemento.

La pubblicazione del primo EP consente alla band di poter intraprendere un tour che attraversando tutto lo stivale gli darà la possibilità di ricevere una particolare attenzione da parte di stampa e addetti ai lavori.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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