ELECTRIC MACHETE – High Penetration Formula
Difficile credere a chi sostiene di essere influenzato sia dai Black Sabbath che dai maestri del funk Meters. Personalmente aggiungerei anche i riff dei primi Led Zeppelin (vedi l’incipit di “Processionarie”), l’attitudine dei Blue Cheer e una buona dose del miglior stoner, quello più ruvido e meno psichedelico e, perché no?, l’irruenza di certi brani degli Hellacopters. Però c’è sempre quel groove funk, black, che imperversa nella ritmica o nella chitarra che apre “Go to hell” e che prosegue con un riff che, con le dovute modifiche, potremmo trovare in un album di funk dei 70 o dei Grand Funk Railroad (vedi tra i tanti “Black licorice”). Alla fine la band marchigiana ha tirato fuori un disco fantastico, suonato benissimo, con un sound originale e una personalità unica. Notevoli!
Commenti recenti