ERISU – Ishtar
“Ishtar” è un brano che suona come un Mantra che si insinua sotto la pelle e inizia a scavare nella terra e nell’animo. Il pezzo si ispira all’ideale viaggio di Ishtar nella casa della sorella Ereshkigal, colei che presiede il regno dei morti; prodromo ispiratore di Dante nella Divina Commedia e della sua discesa agli inferi per attraversarli e descriverne gli aspetti. La canzone, così come il poema dantesco si sviluppa fino a terminare con la risoluzione finale del Viaggio e la riemersione a “vedere la luce del sole” accompagnata da un coro con armonizzazioni su canoni inusuali e vagamente inquietanti, come a lasciare intendere che il viaggio lascia qualcosa in sospeso e non completamente concluso.
Musicalmente, il brano si muove su linee del Classic Metal Prog Rock degli anni ’80-’90, un omaggio alle radici della musica più attuale che ERISU desideravano ardentemente interpretare per chiarire la propria matrice di ispirazione musicale. Il pezzo è caratterizzato da melodie arcane, misteriose, chitarre e tastiere ipnotiche sul quale la band ha innestato le complesse armonie vocali che sono divenute il loro “marchio di fabbrica”. Il risultato è un mix scuro, denso, sinuoso e inebriante, che rappresenta una perfetta fusione della migliore tradizione del metal classico, con basi risuonate e rimasterizzate magistralmente per l’occasione dai membri attuali dei Death SS, e le armonizzazioni arcaiche e orientali che sono divenute segno distintivo di ERISU.
La band commenta così la nuova release: “Un Viaggio sonoro attraversando il mondo ancestrale e sulfureo di Ereskigal, la sorella di Ishtar che ha ispirato anche Dante per il suo Poema la divina commedia.”
Il videoclip di “Ishtar” mostra quattro dee bendate, che camminano in processione verso un tempio. Una mano strappa una pagina del “Libro delle istruzioni del mondo” e la getta per terra in fiamme. Le mani di una dea raccolgono della polvere che simboleggia le passate generazioni e il ciclo della vita precedente ormai concluso, il cui residuo è a disposizione per le future generazioni, la nuova creazione. Le dee presiedono alla trasmissione del femminino sacro attraverso la manipolazione della polvere di Argilla/materia organica ridonando a essa vita.
Le dee raccolgono la polvere, simbolo delle generazioni passate, e la mescolano con argilla e cenere per creare forme grezze che richiamano gli uomini. Nei corpi dei simulacri ancora morbidi infilano oggetti quali spilli, chiodi e corde, rappresentanti i doni e i fardelli attribuiti a ciascuno. Alcuni di questi oggetti sono positivi, come spighe di grano e semi, mentre altri hanno un significato ambiguo, come chiodi arrugginiti e sassolini.
Una volta essiccate, le statue vengono dipinte con ocra rossa in un gesto rituale che simboleggia il passaggio alla maturità, un punto di non ritorno nella modellazione del destino umano. Le dee, in seguito, maltrattano i simulacri, rappresentando le sfide della vita, ma senza distruggerli completamente, simboleggiando la resistenza nonostante le avversità. Infine, una dea distrugge completamente le statuette, riducendole nuovamente in polvere, che viene gettata nel posto da cui era stata originariamente raccolta, segnando il rinnovo del ciclo perpetuo. Questa scena simboleggia l’inutilità e la mancanza di significato nell’incessante ciclo di vita e distruzione.
Il video si conclude con l’immagine iconica del passaggio della mela tra le mani delle Dee. Essa invecchia e marcisce, finché l’ultima dea la riduce in poltiglia. Questo simbolo ancestrale viene così distrutto, evidenziando la sua mancanza di valore e significato. La scena sottolinea l’assenza di speranza nel ciclo perpetuo.
Biografia
ERISU è un gruppo Alt-idol di 4 membri, formato in Italia nel 2020. I membri sono: Nantu (Venezuela), Nenlù (Italia), Ninlìl (Italia) e Nunrim (Italia). Il genere musicale del gruppo riflette una varietà di generi alternativi, prevalentemente il progressive rock e il doom/stoner rock.
ERISU è il primo gruppo al mondo ad aver inserito testi esclusivamente in Antico Sumero. Attraverso la musica e i testi, ERISU vuole riportare in vita la fede per il femminino sacro e il sistema matriarcale.
ERISU offre uno spettacolo originale e accattivante, ricco di elementi teatrali, che fonde la musica dell’Antico Medio-Oriente con il rock, tra danze ritualistiche e contemporanee, in un viaggio tra il passato e il presente.
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