Cantautore atipico che dagli esordi (nel lontano 1973) ha deciso di pubblicare poco e in modo centellinato. E’ questo infatti il decimo album della carriera, un lavoro molto intimista, in cui abbandona il suo tipico piglio all’insegna dell’invettiva. I brani sono spesso introspettivi, venati di malinconia (con la pregevole eccezione della beguine/milonga “Ben venga maggio”, nella vena di Paolo Conte), attingono dalla tradizione della canzone d’autore italiana con uno sguardo a sonorità folk. Un lavoro prezioso, intenso, denso e di grande livello autoriale.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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