ESTERINA – Dio ti salvi
Chitarre affilate, quasi post rock su cui si innestano melodie quasi 60’s, una vena malinconica e drammatica di fondo, riferimenti velati a Notwist, Tre Allegri Ragazzi Morti, Lombroso, il Lucio Battisti 70’s, ma un forte personalità, soprattutto dal punto di vista compositivo mai banale e con arrangiamenti inconsueti e sorprendenti (vedi il pop di “Mutande”, il brano più significativo dell’album). Non mancano l’originalità e l’estro agli Esterina, gruppo da tenere d’occhio. Da rilevare la brillante (co)produzione di Ale Sportelli del West Link di Pisa.
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