EVA CASSIDY – Time after time
Qualche tempo fa è uscita una nuova versione di Eva Cassidy della celeberrima hit di Cyndi Lauper “Time After Time” – trasformata in una nuova sorprendente interpretazione grazie all’arrangiamento di archi del compositore Christopher Willis e della London Symphony Orchestra.
Ora siamo a presentarvi un nuovo video, creato appositamente per questa nuova versione, potete guardarlo qui.
«“Time After Time” rappresenta una delle esibizioni più intime e delicate di Eva» racconta Willis. «E’ una canzone misteriosa: a tratti ci sembra di assistere ad una relazione che sta chiudendosi (“Flash back to warm nights / Almost left behind”); altre volte invece ci rassicura che no, non svanirà mai realmente (“If you fall, I will catch you, I’ll be waiting / Time after time”). E nelle mani di Eva ci ritroviamo a domandarci se il brano sarà di fatto una canzone di dolore e perdita. specialmente quando la sua voce si rompe e vacilla cantando “After your picture fades and darkness has turned to grey”».
In “I Can Only Be Me”, disco orchestrale uscito a Marzo di quest’anno, le parti vocali originali della cantautrice americana sono state isolate e accompagnate dai nuovi arrangiamenti scritti da William Ross (“Autumn Leaves”) e Christopher Willis: la voce di Eva è stata magnificamente restaurata e migliorata utilizzando l’intelligenza artificiale (processi simili a quelli utilizzati nel rivoluzionario film “The Beatles: Get Back” dell’anno scorso e nella recente ristampa dell’album “Revolver”).
La cornice attorno alla quale Willis ha disposto le sue composizioni è composta da due registrazioni in studio di Eva e dalle sue performance al Blues Alley Jazz Club del Gennaio 1996, anno della sua prematura scomparsa.
Il nuovo arrangiamento di “Time After Time” è stato creato con l’intenzione di mantenere questa delicatezza e i vari strumenti sono visti come personaggi che dialogano tra di loro, sia per supportare la voce di Eva e farla sentire meno sola, sia per dare al pezzo un’atmosfera leggermente differente rispetto a quella originale: dolce e rassicurante, dall’essenza genitoriale.
La potenza spirituale che Eva e la sua eredità trasmettono è ineluttabile. «Sembra che Eva quando canta stia pensando ai grandi quesiti della vita.» continua il compositore. «Gli arrangiamenti orchestrali hanno la tendenza a soffermarsi su questo. Il risultato è inevitabilmente etereo, lascia percepire la presenza di Eva oltre ogni tempo e spazio. Questo effetto non era intenzionale, si è creato in modo spontaneo.»
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