FEDERICO GUGLIELMI – Be my guru
Come sempre la penna di Guglielmi ci consegna un libro esaustivo, completo, competente (un pregio necessario quando si tratta un genere o la storia di un gruppo), sull’ambito relativo agli anni 80 e 90 del Rock Australiano, quelli in cui la scena diede il meglio di sé.
Mettendo insieme le numerose recensioni che dedicò, in tempo reale, ai dischi e alle band, uno sguardo alla vicina Nuova Zelanda, discografie dettagliate, interviste ai protagonisti e tante altre notizie e curiosità.
Da Birthday Party a Hoodoo Gurus, Celibate Rifles, Lime Spiders, Chills, Hard-Ons etc etc, l’essenziale c’è tutto!
Il libro è un omaggio a quella magnifica epopea rock, rimasta per lo più di culto più o (soprattutto) meno ampio.
Di cosa si tratta? Del recupero di una larghissima parte di quanto da me scritto tra il 1984 e l’inizio dei ’90 (recensioni, brevi report, interviste, monografie), il tutto integrato con pubblicazioni successive e un buona quantità di aggiunte realizzate appositamente; il mio obiettivo non era certo confezionare un’enciclopedia, né puntavo all’utopia della completezza, ma c’erano alcuni buchi che non si potevano non colmare e quindi ho provveduto a farlo.
A cavallo tra gli anni ’80 e ’90, l’emersione di tendenze più o meno nuove come grunge, noise, shoegaze, crossover e Madchester ebbe tra i suoi tanti effetti un deciso calo di interesse verso le proposte australiane da parte del pubblico più addentro all’underground.
Anche laggiù, come del resto in tutto il mondo, le cose stavano cambiando: psichedelia, recupero dei Sixties e punk’n’roll avevano stancato molti, un buon numero di band “storiche” si scioglievano o si convertivano a stili più “vendibili” e quelle che rimanevano fedeli alla linea originaria accusavano spesso involuzioni qualitative.
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