Ferdinando Molteni – L’anello di Bindi – Canzoni e cultura omosessuale in Italia dal 1960 ad oggi
Sul terreno “scivoloso” del contesto, l’autore, giornalista e scrittore, riesce a districarsi con estrema capacità di sintesi e autorevolezza, elencando una serie di canzoni italiane che trattano chi in maniera esplicita, chi in modo più sfumato, il “tema” dell’omosessualità.
Dalla triste e drammatica storia di Umberto Bindi, ostracizzato ed escluso dal “grande giro”, fino ai prodromi di “Coccinella” di Ghigo Agosti, ancora in quelli (anni Sessanta) chiamati in maniera azzeccata “gli anni del sottointeso”.
Arriveranno poi i testi espliciti di Ivan Cattaneo o Andrea Tich nei Settanta e Ottanta a parlare più chiaro.
In mezzo le figure controverse di Renato Zero e Lucio Dalla che non ammetteranno mai l’appartenenza al mondo gay, pur non facendo mancare i numerosi riferimenti.
Gianna Nannini e Giuni Russo saranno le paladine dell’omosessualità femminile (pur sempre in “chiaroscuro”), Raffaella Carrà diventerà, inconsapevolmente, un’icona gay, Tiziano Ferro l’epitome dell’outing (dopo anni di indecisione).
Un libro piuttosto esaustivo su dinamiche comunicative che si sono progressivamente evolute ma che costituiscono, incredibilmente, ancora una barriera nella società odierna.
Ferdinando Molteni
L’anello di Bindi – Canzoni e cultura omosessuale in Italia dal 1960 ad oggi
Vololibero Edizioni
216 pagine
23 euro
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