FERRUCCIO QUERCETTI / ODERSO RUBINI – Bologna 1980 – Il concerto dei Clash in Piazza Maggiore nell’anno che cambiò l’Italia
Un evento che ha cambiato tante cose, in un’Italia che stava mutando vorticosamente, in un caos socio politico inimmaginabile tra terrorismo (di stato e non), stragi, rivoluzioni implose.
Il concerto bolognese dei CLASH fu un concentrato di significati e significante di portata unica.
Incluso il primo seme della divisione italiana tra l’ala punk più militante (quella “Crassiana”, anarco estremista dei Raf Punk che contestarono il concerto) e quella “tradizionale”, legata al concetto primigenio del punk.
Il libro (corredato da stupende foto) analizza l’aspetto artistico, anche attraverso moltissime testimonanze dirette, articoli (quello al vetriolo e reazionario di Michele Serra spicca per la clamorosa incapacità di comprensione di ciò che stava accadendo), recensioni, interviste a Joe Strummer e soci.
Ma la parte più importante e profonda è quella che precede e conclude il libro: un’attenta, lucida, colta e perfetta analisi del clima dei tempi, della fine del Movimento, l’eroina, il PCI al massimo splendore elettorale ma che già lasciava intravedere il successivo rovinoso declino, un cambiamento radicale del mondo giovanile, in quella Bologna, laboratorio unico di un potenziale “mondo nuovo”, abbattuto due mesi dopo dalle bombe fasciste in stazione.
Un libro bello, curato, attento.
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