Francesco Stea – Centro Sociale Macchia Nera 1988-1999

La storia furiosa dei Centri Sociali Occupati italiani tra gli anni Ottanta e Novanta è estremamente complessa e articolata.

Uniti da un sincero antagonismo al “sistema” e al potere costituito, sono stati non di rado separati da direzioni molto diverse: quelli politicamente più rigidi e schierati, quelli più vicini alle istituzioni, quelli più rigorosi, quelli più “lassisti”, quelli con una gestione e una direzione “professionali” e quelli confusionari e mal tenuti, quelli ferocemente avversati, quelli tollerati.
Ognuno ha avuto e ha una storia più o meno unica, diversa dagli altri.

Il MACCHIA NERA di Pisa fu una sorta di prosecuzione della precedente esperienza del Victor Charlie, una storia spesso contradittoria, fatta del consueto mix di problematiche, sgomberi, attacchi politici e polizieschi, problemi con il vicinato, scissioni interne, politiche e non.
Ma soprattutto concerti, eventi, Dj set, creatività, lotta politica e sociale.

Alla fine la pressione degli spacciatori della zona, sempre più invadenti, delle istituzioni (altrettanto) con tanto di doppio incendio e il progressivo allontanamento da parte di numerosi protagonisti porterà alla fine del Macchia Nera.

Il libro cerca di ricomporre faticosamente (non era uso tenere cronologie, archivi, fotografie, date e dati) tutti i tasselli della storia, attraverso decine di testimonianze di chi c’era e ha visto.

Il classico importante contributo a tenere viva la memoria di qualcosa che è stato così rilevante per centinaia di persone.

…noi adolescenti, in minigonna, d’estate con il vestitino, siamo sempre state al sicuro.
Non mi è mai successo nulla.
Sicuramente non accade nei supermercati, sul posto di lavoro, al cinema, nelle discoteche, nemmeno per strada o all’università.
Ci abbiamo guadagnato, noi ragazze abbiamo avuto una zona veramente sicura… andavi al Macchia Nera e sapevi che nessuno ti violentava, nessuno ti dava noia, trovavi sempre qualcuno con cui parlare.
Tutti sapevano che dovevano comportarsi così.
Lo davo per scontato perché la vita doveva essere quella, poi ho capito che fuori non era affatto così”.

Francesco Stea
Centro Sociale Macchia Nera 1988-1999. 11 anni di controcultura a Pisa e in Italia
Edizioni Interno 4
270 pagine
20 euro

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.