Francobolli rock
La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra ha raccontato a tutto il mondo la storia del Regno Unito, in un condensato spettacolare bello o brutto che sia stato. Una storia complessa e importante sotto molti punti di vista, ma ciò che ha colpito è lo spazio che ha trovato nel DNA di questo paese la cultura musicale di ogni genere, protagonista a 360° della cerimonia di chiusura.
Non stupisce quindi che il servizio postale britannico abbia emesso un set da 10 francobolli con le copertine di altrettanti album storici della musica anglosassone. In questo inedito matrimonio fra filatelia e quarta arte, la Royal Mail ha licenziato la serie di francobolli chiamata Classic AlbumCovers e include dischi storici come Let It Bleed dei Rolling Stones, IV dei Led Zeppelin, Ziggy Stardust di David Bowie, London Calling dei Clash, ma anche lavori più recenti, Screamadelica dei Primal Scream, Parklife dei Blur o A Rush of Blood tothe Head dei Coldplay.
I francobolli sono stati realizzati dallo Studio Dempsey di Londra che ha rappresentato i dischi in vinile che fanno capolino dalle copertine; i dieci album sono stati scelti, tra moltissimi, dalla Royal Mail che si è avvalsa della consulenza di grafici, designer e, ovviamente, delle più importanti riviste musicali del Regno Unito. Ha proprio ragione Julietta Edgar, capo della divisione Special Stamps della Royal Mail, quando sostiene che i francobolli speciali della Royal Mail sono famosi in tutto il mondo perché capaci di catturare la ricchezza e la varietà della cultura e del patrimonio britannici. E il rock è sicuramente un patrimonio della cultura anglosassone.
La parte interessante è lo studio artistico dietro la scelta dei dieci album scelti per diventare francobolli di First Class, che corrisponde alla nostra posta prioritaria: sono stati selezionati non solo per il loro contenuto musicale, ma anche per l’impatto estetico delle copertine, capaci di diventare nel tempo vere e proprie icone. Basta pensare alla torta di compleanno di Let It Bleed dei Rolling Stones, distrutta sul lato B, alla greyhound race di levrieri in Parklife dei Blur, ma soprattutto alla foto di Paul Simonon dei Clash che distrugge il basso sulla copertina di London Calling. Qualcuno ha colto l’occasione per ribadire di aver azzeccato il messaggio iniziale, come Jimmy Page, chitarrista dei Led Zeppeling che alla conferenza stampa di presentazione dei francobolli ha rimarcato orgoglioso che, a distanza di 40 anni dall’uscita di IV ancora non si sa chi sia il vecchietto curvo in copertina, che rimane anonima ed enigmatica allo stesso tempo.
Senza dubbio gli appassionati hanno molto gradito l’emissione di questi francobolli, la scelta dei dieci album ha invece scatenato un po’ di bagarre: mancano completamente i Beatles (ma loro hanno il loro francobollo dedicato), per i Pink Floyd non è stato scelto The Dark Side of the Moon, o lo psichedelico The Piper at the Gates of Dawn, forse troppo scontati. Un plauso va sicuramente all’originalità di scegliere qualcosa di inaspettato, anche se rimane un po’ il dubbio per l’assenza di Who e Sex Pistols, per loro si spera nella prossima edizione.
La lista completa dei francobolli rock
Blur – Parklife
David Bowie – The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars
Led Zeppelin – IV
Mike Oldfield – Tubular Bells
New Order – Power, Corruption and Lies
Pink Floyd – The Division Bell
The Clash – London Calling
The Rolling Stones – Let It Bleed
Coldplay – A Rush of Blood to the Head
Primal Scream – Screamadelica
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