GATTUZAN – Ringor Snai
Scritto e diretto da Francesca Lolli (bio regista)
Il video è una metafora della situazione storica attuale, è una trasposizione per immagini di una nuova forma di schiavitù: quella del traffico di esseri umani. In un mondo dove domina un pericoloso analfabetismo sociale non si può assolutamente prescindere dal raccontare il “qui e ora”.
by La stalla domestica / Astio collettivo
Il progetto GattuZan nasce a Foligno, nell’estate 2011 da un’idea di Andrea Tocci (voce) e Federico Elia Marchetti (chitarra – voce). Il duo compone e registra in qualità homemade una notevole quantità di canzoni e nell’estate 2012 decide di ampliare la formazione arruolando Alessio del Rosso (basso-voce), Lorenzo Possanzini (Synth-voce) e Rinor Marku (batteria).
Nel marzo 2013 viene pubblicato il video promo di “Jackie Boy”, con la regia di Nicola Ambrogioni nella Libera Repubblica di Frigolandia
In un solo anno di attività, la band riesce a scrivere ed arrangiare un poderoso doppio album d’esordio registrato nel Febbraio 2014 all’Igloo Audio Factory da Andrea Sologni dei Gazebo Penguins, e a catturare l’attenzione del pubblico umbro, esaltandolo con ritmi esotici, melodie irresistibili, e un travolgente impatto nei numerosi live in zona, attraverso i quali la band autofinanzia il lavoro, in maniera del tutto indipendente. Nell’estate 2014 Filippo Ciccioli prende il posto di Federico Elia Marchetti.
I GattuZan vengono nominati come “Best Arezzo Wave Band Umbria 2015” e poi selezionati per il noto festival EUROPAVOX (Clermont-Ferrand), dove condividono il palco con Hey Moon Shaker, MOURN e Placebo.
La band continua ad esibirsi per tutta l’estate in varie zone d’Italia e registra in collaborazione con Federico Brizi (Jap Perù) i due singoli “Ringor Snai” e “Olengo”, aprendo la pista al secondo lavoro in studio previsto per l’autunno 2016.
“Dolcevita” esce per Astio Collettivo e contiene gli episodi migliori della produzione totale composta per questo disco, che conta circa 90 pezzi.
Un meraviglioso guazzabuglio, un flusso di coscienza in suoni che travolge ogni genere; lo fi punk, pop, psichedelia, indie, alt e chi più ne ha….
32 brani, un doppio album.
Il risultato? cultural terrorism in lo-fi pop.
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