GIUSEPPE CUCE’ – Ventuno
“Ventuno” è un brano che si propone come un viaggio alla scoperta dei meccanismi psicologici che generano il “ricatto morale” e il senso di colpa. L’obiettivo è trovare strade che ci consentano di costruire nuove relazioni sane, non solo con chi ci coinvolge nel senso di colpa, ma anche con noi stessi, considerando il peso di ogni nostra azione legato al peso di ogni parte del nostro corpo.
La parola “colpa”, dal greco hamartia, significa mancare il bersaglio, ovvero fare ciò che non si voleva. L’espressione “Mi sento in colpa…” non è solo un modo di dire piuttosto comune, ma il senso di colpa è qualcosa di profondo, a volte un modo “di sentire” molto doloroso che spesso determina le nostre azioni, le nostre scelte e la nostra vita.
Dal punto di vista sonoro, è stato cercato un suono rotondo in cui lo spazio si rende armonico, unito da strumenti veri che danno respiro al testo.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Ho scelto Ventuno come altra tappa del mio viaggio, una profonda analisi del mio sentire attraverso il corpo e la mente … il peso delle aspettative che si caratterizzano nel peso specifico di ogni parte del mio corpo”.
Il videoclip di “Ventuno”, realizzato da Gianluca Scalia per Kemedia, è stato girato alla Villa Comunale di Gravina (CT).
“Il brano mi ha suscitato delle sensazioni da subito perché lo sento molto vicino come concetto. Ho sempre sognato di uscire da una realtà scomoda ed un po’ artefatta per ritrovarmi resettato e con la forza di mettermi in gioco. L’idea del cartoon rappresenta questa realtà poco nitida artefatta, per poi proiettarmi nel ritornello come se uscito da questo stato di torpore, mi sono reso conto è sto reagendo…”, commenta il regista.
Biografia
Animato da un progetto, che racchiude l’esperienza maturata in tanti anni di studio e approfondimento del proprio sentire, filtrando il mondo intorno a sé, rivisitando i canti del sud del mondo, che racchiude soprattutto la composizione di canzoni inedite imbevute di tradizione e passione, Giuseppe Cucè nasce a Catania l’8 settembre del 1972 e fin da piccolo coltiva il sogno della scrittura ma soprattutto della musica.
Inizia il proprio percorso dipingendo i propri pensieri su tela, per poi successivamente farsi catturare dalla danza contemporanea, fino a confrontarsi con diverse identità esistenti nel proprio essere e capire la propria strada incanalando le proprie energie verso la scrittura e la composizione.
Durante la sua carriera ha collaborato con diversi musicisti, tra i più fedeli il produttore artistico Riccardo Samperi e il percussionista Francesco Bazzano.
Nel 2008 inizia a collaborare con la TRP Music di Riccardo Samperi, ed è da questa collaborazione che nasce il cd La Mela e il Serpente, un album che sarà espressione assoluta dell’anima Saudade dell’artista. L’album viene anche pubblicato dalla EDINA MUSIC, etichetta Parigina fondata da Yvon Chateigner. Il tour di presentazione dell’album ha dato al cantautore catanese la possibilità di esibirsi nei più importanti teatri Parigini (Le Trianon, L’Alhambra, Le Petit Saint Martin).
Sempre dalla collaborazione con il produttore Riccardo Samperi e dopo un lungo periodo di scrittura e maturazione di nuovi brani, coadiuvato anche dall’apporto artistico dell’amico musicista Fabio Abate, nasce un nuovo progetto musicale che ha già visto nel 2022 la pubblicazione di due singoli, “Di estate non si muore” e “La mia Dea”, e nel 2023 “Dimmi cosa vuoi” e “Fragile equilibrio” che confluiranno in un album di prossima uscita per TRP Vibes.
Una nuova squadra di musicisti tra cui: Enzo di Vita alla batteria, Alberto Fidone al basso , Anthony Panebianco al Pianoforte & Hammond, Riccardo Samperi alle chitarre, Giuseppe Furnari al Pianoforte e alla direzione archi di alcuni brani, Claudio Allia al Pianoforte di un brano, Alessandro Longo al cello, Gaetano Adorno alla viola, Marcello Spina e Giovanni Cucuccio ai violini, le Back Vocalist Lilla Costarelli e Teresa Ranieri, l’apporto fondamentale di Claudio Allia l’Ar Comunicator per Trp, e di Alberto Fidone (superivisor per Trp) contribuiranno e daranno a Giuseppe Cucè un nuovo suono e l’espressione più matura e a fuoco del suo percorso artistico.
Commenti recenti