GIUSEPPE FAVA – Aspetto che ritorni

 

Il videoclip di

Aspetto che ritorni”,

brano che anticipa l’album d’esordio

da solista del cantautore siciliano.

A partire da oggi è online il videoclip di “Aspetto che ritorni”, brano che segna l’esordio discografico da solista del cantautore siciliano Giuseppe Fava, già disponibile in digitale (ascolta su Spotify) e in radio. Ecco il video, prodotto dall’agenzia Mc Guffin di Palermo:

Nel videoclip, diretto da Andrea Carrara e Davide Gottardo, Giuseppe Fava racconta una storia a limite tra l’immaginazione e il reale: “il personaggio principale si muove in una grande villa e vaga in una sorta di delirio onirico. Sta ricordando, oppure sta immaginando? Sicuramente è dirompente il desiderio – tacito, censurato, carnale – del sesso che si riduce in un grande vuoto di solitudine. A questo punto, l’unico bisogno è quello del domani, del cambiamento, del ritorno alla vita.”

Registrato al Mob di Palermo, mixato da Sarò Tinè e masterizzato presso lo studio La Maèsta di Giovanni Versari, questo esordio del cantautore siciliano racchiude: “Diffidenza, gelosia, cose non dette, lasciate a fermentare, ricordi da conservare e altri da dimenticare, il desiderio di una vita “normale”, il sesso come unità di misura della coppia e l’attesa che ritorni, forse, anche l’amore. “Aspetto che ritorni” mischia emozioni contrastanti, ma apre le porte al desiderio di una vita normale e alla voglia di lasciare alle spalle alcuni ricordi, mentre altri lasciati lì a fermentare. È il sentimento della diffidenza vissuto in chiave positiva, cioè quello fatto di parole e di emozioni semplici. La semplicità di una storia contorta e genuinamente vera. Il sesso, la complicità, l’affinità restituiscono valore e giustizia all’attesa di un ritorno.”

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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