Ha una formula semplice un album come “Damn Blues”. Una dosata miscela di blues, un po’ di soul, un tocco di jazz. Il tutto arricchito da diretti riferimenti alle mille varianti del genere, dal New Orleans sound, al cajun, allo swing, all’Hammond jazz. Eseguito con impeccabile eleganza vocale e strumentale, unita ad una competenza per la materia sonora di raro spessore. Qualche cover classica come “Let the good times roll”, “Ain’t misbehavin” e “A change is gonna come” e questo delizioso album vi accompagnerà a lungo.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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